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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CAPITOLO XLV.
   Vescovato di Corrado de Melatino . Uccisione del Duca di Airi in Teramo , e conseguenze che ne derivano . Vescovato di Marino di Tocco . Fine del regno di Ladislao.
   Vivamente colpita 1' immaginazione del Vescovo de Valle dal violento fine del fratello , e dalla desolazione di sua famiglia, ei cadde nella demenza , fin che ai 32. FcLbrajo del i3g(j. pagò il comun tributo alla natura. Così Muzj , Coletti , ed Ughi-Ili , ai quali soserivesi il Tullj . Parve a Rie-canali che saprebbe più di tragica bellezza 1' afl'rettar la morte di Pietro : onde la disse avvenuta ai 22. Febbrajo del 1391. Ma come supplire al vuoto di cinque anni '! Come ? Col promuovere al Vescovato Antonio de Petro di Corropoli Canonico Aprutino , ed Arciprete di S. Flaviano . In pruova del Vescovato del de Petro nel i3q4- adduce l'iscrizione sull'argento , il quale cuopre il braccio di S. Biagio , protettore della Terra di S. Flaviano . Allorché lessi la prima volta Riccanali , la citazione di un monumento pubblico e sussistente mi fò peso ; ma avend' io voluto esaminar questo co' proprj miei ocelli nella Collegiata di Giulia ; trovai che 1' iscrizione a smalto nero , di lettere indorate , la quale circonda la base del mentovalo braccio è così concepita : In Dei nomine Amen . Anno Domini MCCC. nonagesimo quarto , die quintodecimo Mensis Angusti seewide Jndictionis . Hoc opus fecit fieri venerabilis vir Sir Antonius Petri de Corropido , dignus Archipresbiter Etolesie ( sic ) Sancii Flaviani , et Canonicus Aprutinus , in quo est brachium gloriosissimi Sancii Blasii Episcopi, et Mortiris , in quo quideni etiam sunt hec reliquie de bracino Sondi Laurentii , de reliquiis Sancii Nicolai Episcopi et Confessoris , de colonna Christi , de lapide sepulchri, de reliquiis beatoruni Martintm Lengontiani et Denuntiani , de reliquiis Sancii Martini Episcopi et Con-fessoris , et de aliis pluribus reliquiis quorum nomina ignoramus . Factum per Mngistruni Barlholomeum Sir Pauli de Teramo. Lungi dunque dal provare che Antonio fosse Vescovo Aprutino nel 13cj4• essa pruova al contrario che non lo fosse. Notiamo piuttosto che di questi tempi il nostro Vescovato veniva tassato per le decime Papali 111 venti once , tredici tari , e quattro grani. Il vero successore d i de Valle fu CORRADO do Melatino Vescovo ( frai conosciuti ) XX.X.1II. Conradus de Melatino , Civis , Canonicusque Cathedralis , J'uit electus a Bonifacio IX. summo Pontifi-ce , anno i3()6. sexto Kalendas Aprilis . ( Ughel. ). Era Corrado germano di Errico summeulovato . L' amicizia , che legava i de Melatino agli Acquaviva , il rapporto di Nipote e Zio , il quale passava fra Andrea-Matteo di Acquaviva , e Papa Bonifacio , la prestezza con cui venne il Vescovato xiprovveduto , dopo soli trentaquattro giorni di vacanza ; ci fanno giudicare con fondamento clic Corrado andasse debitore all' Acquaviva dell' Oliar della mitra . Ch' ei la tenesse lino al i4o5. si deduce da una bolla ( Arch. Vesc. Proc. benef. n. 179. ) colla quale, a nomina del Duca Andrea-Matteo, conferì la Chiesa rurale di S. Arcangelo de Monliculo , ossia di Montecchio, ai 14. Gennajo di detto anno, Indizione i3- anno primo d'Innocenzo VII. colla data di Teramo , in domibus magnifici Genitoris nostri Roberti de Melatino . Ma è del pari indubitato che la morte glie la balzò di capo ,