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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   lini lo e (list in lo , contengono Lei gruppi , parimenti in bassorilievo , o come gli Orefici dicono , :i Ciscìlo , i quali rappresentano 1' Annunziazionc della Vergine , i principali avvenimenti della vita c passione di Gesù Cristo , la risurrezione ed ascensione del medesimo , la discesa dello Spirito Santo, il giudizio di Salomone , ed un S. Francesco , die riceve le stimmate . Figure di Apostoli , e di altri Santi , a smallo, o come dicesi a Niello, dindono un quadrello dall' «Ilio . La prima epoca , cioè il i.{33. sta segnata sotto il quadrello dell' Annunziata , eli' è il primo a dritta . Nel quadretto più l>asso dello stesso lato , sta «osi segnata la seconda : Opus Nicolai de tic Guartìiu Gtvlis . Anno Domini MCCCCXXXXV11I. Undecime Jit-(lictionis M. J. Ilo voluto dare questa lireve descrizione per lume di ehi suole mostrare tale monumento del risoighnento delle aiti belle ai colti viaggiatori : tanto più clic pochi sanno dicifcrarc le indicate leggende .
   Luigi Duca di Angiò e di Calabria , presuntivo erede della corona, ora frattanto impegnalo in guerra contro Gio. Antonio Orsini Principe di Taranto ; quando immatura morte il colse in Cosenza , ai 15. Novembre i434- Giovanna lì. di lui madre adottiva lo seguì nel viaggio per 1'eternità , ai 2. Fchbrnjo dell'anno seguente, dopo atcrc con testamento istituito erede del Regno Renato , fratello del defonto Luigi . Con lei si cstiiise la Casa di Dura zzo .
   CAPITOLO X li Vili.
   Turbolenze insorte nel Bearne fra il partito di Renato di Angiò e quello di Alfonso di Aragona . Donùnio di Francesco Sforza. Vescovato di Mansueto Sforza degli Attendoli.
   La Capitale , con molte altre Città , e Baroni , riconobbe la sovranità di Renato. Il Principe di Taranto , il Duca di Sessa con altri Magnali spiegarono il partito di Alfonso , cui buon dritto al Tiono assisterla , per l'adozione già fatta , benché rivocata , dalla Regina . L'astulo Giosia si dichiarò per 1' Aragonese , ben prevedendo che questi alla fine riuscirebbe vincitore nella lotta . Ebbe per altro alla nostra volpe a costar cara la sua politica; giacché così essa come il Cainponeschi Conte di Molitorio contaronsi fra i Signori Regnicoli , ai quali , combattendo sulla flotta di Alfonso nelle aeque di Ponza , ai 5. Agosto i.p.T. toccò la vergogna di completa sconfitta , e la disgrazia di divenire , insieme col Re , prigioncri de' Genovesi . Era allor Genova sottoposta a Filippo Maria 'Visconte Duca di Milano , per cui cenno cos'i Alfonso che gli altri illustri prigioni , trasportati vennero a Milano . F11 ivi che. spiccò 1' accortezza dell' Aragonese n la quale fu tanta die trasse il Visconte a stringere amicizia e lega con lui , ed a rilasciarlo libero con tult' i suoi. Giosia fé ritorno nel principio ilei seguente anno: e lo stesso Alfonso sbarcò felicemente a Gaeta nel giorno a. di Febbrajo . In luogo di Renalo . prigione del Duca di Borgogna , era giunta frattanto in Naftoli ai iS. Ottobre i435. Isabella sua moglie Principessa ili rara saviezza . con Luigi lor secondogenito , il quale col sostegno di Michele At-tcudolo ridusse a di\ozionc del padre la Calabria . Il sentimento pressoché generale degli Aprnzzesi fu di mettersi in osservazione, sulla piega che avrebbero prese lo cose , senza accostarsi intanto a veruna delle Parti. Ciò non