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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   «la Giosia nel i.(.'•;'): il primo ai f>. Agosto , in i commise la cognizione della causa al Su'. Paolo dedi Rredi ili Yisso , Ducale Capitano di Teramo , cui iti ingiunto procedere de pinna , e senza lo dispendiose formalità . Questi avellilo citalo Gio. di Cola Muzj , procuratore de^li eredi di Sir .Mai vo , tratte mie poco .1 dar Inori la sua sentenza . promulgata iri presenza di Gio. Fazj . Hailolomco Jaconiclli , Francesco Lelli , e Marco ili Cappella . In forza della medesima , F Aldiadcssa Catarnzia fu nel giorno ti. Dicembre dello sles.-o anno riposta realmente iu possesso dell'Orto dal Sig. ^ irgil io di Giovanili ili Yisso ? Milite, Compagno, e speciale Nunzio del Capitano : di clic ro.ì> alto pubblico Notar Coletto di Cola di Vitto da S. Flaviano , da me riscontralo nell' archivio di S. Gio. ( Num. 88. ) e che vedesi sosciilto ( fra uli aliti testimoni ) da Marino di Domcnicnnlonio Montanari , e ila Gabriele ili Bartolomeo Berarducci . Dal ricuperato possesso le Monache mai più non decaddero ; vedendosi ijucll' Orlo annoverato fra i beni del Monastero ili S. Chiara , dei quali presero possesso gii F.conoini ili S. Gio. nel ( Ih. num. 85. ). Un altro rescritto ili Giosia de'
   4- Ottobre i.fGo. ho io trovato fra le carte di S. Giovanni , parimente in data di Airi: con cui limette alla scelta della Badessa Cataruzia l'introdurre o avanti il Capitano, o avanti il Giudice del Civile ili Teramo, mi giudizio avverso Baili'lontco di Cola di Muccio . Trattavasi di aflnrc civile, eppure Giosia la faceva da Sovrano , delegando le cause a suo beneplacito.
   CAPITOLO LI I.
   Continuazione dello stessa argomento . Famosa battaglia de 27. Luglio 14(io. nelle vicinanze di S. Flaviano.
   I voti del Principe di Taranto erano stati appieno soddisfatti ; nulla però di meno ci continuava a tramare contro il suo Re . Ferdinando , pie-vedendo la guerra , attendeva fra di tanto ad affezionarsi i popoli . Ai 10. Luglio 14i>9- ordini» che si pagasse puntualmente a Giovanni , Luigi , ed Andre.! , figli di Pasquale Riccio , altrove mentovato , la pensione di treni' once , loro conceduta ila Alfonso , e da lui stesso confermata ai 3. Novembre i458. in castris prope Civitellam ( Brunect.frag.de Campio). Scoppiò finalmente 'la guerra , distesamente narrata da Gioviano Politami, L'I lei alo insigne , e contemporaneo : e 1' Orsini con minore riserva continuò ad istigare aliti Baroni a dichiararsi per Renato di Angiò , Signore di P10-Miiza , e Re titolare di Napoli , ila che la flotta ili costui fece vela dalla Francia . Giovanili figlio di Renalo , che la comandava , giunse avanti a Nat oli ai 5. Ottobre I.j.i;). Ma la Regina Isabella, in assenza di Ferdinando , ilo in Calabria a mettere iu dovere il Marchese Salitigli» , seppe così bene muovere i Napolitani alla difesa ; che 1' Angioino non vedendo movimento alcuno, se non ostile , andò a gillare le ancore a Castello a Mare del Volturno, ben ricevnto da Marino Marzano Duca di Sessa e Principe ili Rossano , uno de' congiurati Baroni . Ultimo a togliersi la maschera fu il luibo Orsini . quantunque primo mobile della congiura .
   Per conservare a sua divozione gli Apruzzi , vi avea Ferdinando invialo . col grado di Viceré e ili Capitano delle armi , Mattea di Capila non