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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CAPITOLO LI\.
   Vescovato di Gio. Battista Pctrucci. Primi anni del Vescovo Filippo Porcelli . Fine del regno di Ferdinando I.
   Regni di Alfonso II. e di Ferdinando II.
   Repressa la sollevazione de' Baroni , migliorate eolie loro spoglie le finanze dello Stato ; godè il Regno , e eoi Regno la nostra Regione bastante calma lino alla morte di Ferdinando I. Ma calma trovar non Sapeva nella mina di sua nascente famiglia il teizo figlio del disgraziato segretario Petrucci , Arcivescovo di Taranto , come colmammo . l'orse , e senza forse era egli guardato con occhio bieco dal Re , e dall' inesorabile Duca di Calabria : e la sua posizione , relativamente alla Corte , l'obbligò a cambiare Chiesa col nostro Vescovo Parez . Non si conosce almeno altro motivo , che avesse potuto indurre il Petrucci ad una pennuta certamente a lui svantaggiosa . Comunque siasi , abbiamo GIO. BATTISTA Petrucci Vescovo ( trai conosciuti ) XLIV. Cam in favorem ( scrive Ughelli ) snpra memorati Francisci Tarantino Archicpiscopatu se abdi-cassct ; titubi /Ircliicpiscopntus Madicensit insignitili est , deciti ratiisijiie Aprulimis Fpiscopus i.fSt). 7. Kalcndas Fcbruarii : quatn Ecclesitm ut!minisiravit iisqac ad annuiti 1 f<)3. Deinde libens , volcnsquc co lumiere abivit , ut habent A età Consistorialia .
   Durante il suo spirituale governo, altro non trovo degno di rimarco fuor che i nuovi Statuti di Civilella , e ilue suppliche per capitoli umiliate al Re Ferdinando dagli Oratori della stessa Università .
   Congregato il Parlamento generale , mercè il suono della campana e la voce del banditore , nella Chiesa di S. Francesco, in presenza ili Messor Andrea de Doctoribus di Bologna , Regio Consigliere , ed Uditore ili Alfonso Piccolomini di Aragona , Duca di Amalfi , Conte di Celano , e Governatore dell' uno e dell' altro Apruzzo : non che di Cecco Mortarolo di Cajazzo R< gio Capitano , e ili Marino de Arccriis Ca,>o del Reggimento; rimasero eletti dodici Deputali a compilare le nuove riformazioni » ad onore » de Dio, gloria, et esaltai ione della Maestà del Sig. Re D. Ferdinando, » utile , benefitio , et bono governo della Università » di concerto col preludalo Uditore , e degli attuali cinque del Reggimento . llagunatisi lutti co-sloro nella camera deli' Uditore nel palazzo comunale , stesero uno Stallilo, diviso in tic parti . Crearono nella prima 1' uffizio di Capo-Massaro , e ne determinarono le attribuzioni nel ricuperare , e custodire le balestre , spingarde , ed altre artiglierie eli proprietà del Comune , i libri , i privilegi , od altre carte , per la conservazione delle quali si destinò una cassa a tre chiavi , affidandosene una al Guardiano di S. Francesco , un' altra al Capitano , o in difetto al Giudice Civile, e la terza al Capo Reggimento , da non [>otersi violare , sotto pena della viti , e della confisca de' beni : nella corrisj>ondenza col Regio Tesoriere eie. In breve gli venne aflidato il dejiosi-lo di tutte le rendite e degli elfetti dell' Università , con eccellenti cautele sulla plcseria , c sul giuramento da dare prima di entrare in carica , e sul tonto da presentare, uscendone alla fine dell'anno. La seconda parte riguarda il Notajo de Capitoli, cioè il Cancelliere così del Comune, che della Corte Criminale c Civile . Tra lui ed il Capo-Massaro si stabilì una scrii-