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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   .'07
   Valle-Castellana , perchè andasse a Teramo a chiedere soccorso . Si armarono allora quattrocento uomini , al comparir de' quali , i Papalini si ritirarono . La discendenza però del grande Alfonso aveva ud estinguersi , e noi , a nostra somma sventura , dovevamo perdere il proprio Priuci,>e , degno di miglior sorte . Sic J'atis scriptum .
   Venuto negli Apruzzi un Commissario Francese , nominato Beltramo , eon proclama ordinò che tutte le Comuni alzassero , entro un dato termine , le bandiere del suo Ile . Sia che Teramo ad onta di tal ordine perseverasse altro teinj>o nella fedeltà a Federico dovuta , sia che Beltramo imitar volesse la condotta tenuta con Napoli dal suo Generale ; il fatto sta eh' ei condannò la Citta alla pena di dieci inija ducati per non aver essa ubbidito all' ordine in erigendo vaxillo sacre Christianissime Majcstatis , infra terminimi diete Univcrsiùiti statutum ( iu Arch. Civit, ) . Notificata la sentenza , si deliberò nel Parlamento Generale , all' uojio convocato in presenza del magnifico Sig. Marco de Ripa , Ilegio Capitano, ai 15. Settembre iooi. sul modo di schivare l'enorme multa. Ben si vide che il temporeggiare. era il miglior rimedio . Furono dunque eletti quattro Sindaci , coti Incolta di comparire ovunque convenisse , di fare opposizioni alla sentenza , di ritardarla , di chiedere in ultimo caso perdono e grazia . Il tempo è galantuomo , dice un nostro Proverbio , e (piando si tratta di pagar penali, suole riuscir verissimo . Le interposte dilazioni tirarono in lungo 1' all'ire , finché nuovi avvenimenti politici preservarono Teramo dall' ingente sborso ( Muz. di. 5. ms. ) .
   CAPITOLO LXI.
   Sovranità del Re di Francia. Teramo corra rischio di ricadere sotto il dominio degli Acquaviva . Il Regno è ridotto alla misera condizione di provincia della Monarchia Spaglinola .
   Discende did fin qui detto clic la nostra Regione piegò il collo a Lodovico XII. avanti clic spirasse l'Agosto del i5oi. Dittò essa a soggiacergli due anni o poco meuo . In tale intervallo Campii primieramente ci chiama a considerare un Dispaccio, trascritto dal Brunetti nelle sue Schede ( Mainisi. p. 21. a t. ad a3. ). Il Duca di Nemours Luogotenente e Vicario Generale, dal Castello Capuano di Napoli, nel di 21. Ottobre i5oi. commise .1 Giovanni Ginachc di recarsi nei Paesi appartenenti alle due Regine di nome Giovanna , 1' una sorella , 1' altra nipote del Re di Spagna , cosi in quelli siti nel dominio del Re di Francia , che in pro\ùnciis Capitanai te , Basilicata; , et Principatus, de presenfl communibus et indivisis: ilei quali P.usi erano in parte state spogliale dalle milizie Francesi e ila alcuni Baroni : e di ritnelleroc le medesime in possesso , dopo esatto dai vassalli il giuramento di fedeltà in prima al Re Cristianissimo , di poi alle due Regine , o al loro Procuratore e Luogotenente Generale , Vescovo di Ma zara ; dappoiché ne' capitoli couchiusi col Re e colla Regina ili Spagna crasi convenuto che elleno teneanl , et possidaant in hoc Ragno onincs Civitales , Terra » , Castra , loca , et bona , quas et quae hactenus tenuerunt , et possicene, t , cum juribus Jbculuriorum et salis . I Paesi notati in fine sono : -la Apruzzo Ultra Città S. Angelo f c Campii . Iu Apruzzo Citra Solmona ^