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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   fatto dei Sestieri di S. Leonardo e di S. Antonio cominciava a coni porsi tw Rione , ed hii altro de' Sestieri di S. Maria e di S. Croce . Perdoniamo al Fabrizio , impegnato a pescare da per tutti» i pregi de' serjienti , se nel Drago di S. Giorgio credo ravvisai un avanzo del culto di Marte o di Apollo . Secondo me , il Rione di S. Giorgio potè adottare 1' impresa del Drago , perchè non mai disgiunto dalle figure di detto Santo . Il Rione di S. Leonardo si servì della Galera, poiché S. Leonardo protesse i servi della pena . L' altro di S. Maria scelse la Torre portala
   dall' Elefante , per essere la Torre di David e di avorio fra i simboli della fortezza di Nostra Signora . F se al Rione di S. Spirito fu riserbato 1' onore di pacifico emblema , ciò fu o perchè bisognava che una jrarte qualunque della Gita rappresentasse il buon esito dell' interposta mediazione , o perchè realmente ai cittadini di quel Quarto andarono gli alili , a preferenza , debitori della seguita riconciliazione .
   Comunque siasi , ecco il modo col quale nel secolo passato celebravasi la festa di S. Anna . Nominavansi dal Magistrato in ogni anno quattro gentiluomini , uno per Quartiere, col titolo di Capitani di S. Anna. Ai 18. Luglio , primo giorno della Novena , aprivasi campo alla pubblica gioja.con pompose cavalcate , fuochi , illuminazioni , spari , e strepiti di tamburi e eli campane : e così continuatasi ne' seguenti otto giorni . Nel dopo pranzo de' 26. ragunavansi in casa del rispettivo Capitano i giovani di ciascun Quartiere, vestili iu uniforme : il quale per S. Giorgio era di color bianco e rósso , per S. Maria alla Moresca , per S. Leonardo tutto di rosso , e per S. Spirilo alla Lanza , cioè di varj colori : e doveva il Capitano generosamente complimentarli , vestito anch' esso di montura corrispondente , fregiata di ricami e di galloni d'oro. Trasportavasi frattanto dinanzi la casa suddetta una macchina , che chiamavano Trionfo , le cui ossature di legno solevansi conservare nelle Chiese di S. Giorgio r di S. Maria a Bitetlo , di S. Antonio Abbate , e della Madonna di Loreto , ad onta del ripetuto decreto del Vescovo Rossi , nella visita del 1742. Mandavit asportari alio machinam quamdam ligneam , ad nsum profanuni confectam . Alle ore 31. muovc-vansi le quattro compagnie , co' loro trionfi., alla volta della piazza del Mercato , fra un incessante sparo di moschetti . Primo a comparirvi , per la strada del corso era il Drago alalo di S. Giorgio , il quale, fatto il giro di quella piazza , andava a prender luogo a ponente , ossia sotto 1' Episcopio . Veniva ni secondo , pel Trivio , 1' Elefante tonilo di S. Maria , che dopo compito il giro , prendeva posto al lato orientale , avanti il palazzo comunale . Dalla strada , che passa al settentrione di questo , sboccava quindi la Galera di è. Leonardo , mossa da finti remiganti , che dopo il suo giro , si fissava a tramontana , sotto la casa del Capitolo . Ultimo a giungere per la strada , clic calca la parte occidentale delle rovine dell' antiteatro , era il Carro trionfale di S. Spirito , di forma rettangolare , munito di parapetto , e di un parasole sostenuto da quattro colonne , le quali clevavansi dai (piatirò angoli . E mentre gli altri tre Emblemi erano cinti da guerrieri ferocemente atteggiati , il Carro se ne veniva senza scorta , nè altro mostrava di contenere se 11011 baccanti e musici , intenti a mangiare e bere in lauta mensa , a suonale ed a cantare . Senza girare per la piazza , esso fermavasi sul lato meridionale , presso le botteghe contigue al Duomo . In tal medo situati i quattro Tiionfi , usciva 1' Alfiere di S. Giorgio a giuocare la bandiera avari-