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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   » in qua , la Villa è stata distrutta , et le terre sono marnate iu tal modo, >> che io non vi posso campare , ancorché habhia le Chiese eli Zincano , et » Casagreci. » Il che basti per un' idea di cento altri malanni , de' quali rimangono le triste memorie .
   CAPITOLO L XXVII»
   Primi otto anni del Vescovato di F. Vincenzo da Montesanlo.
   Tre descrizioni corografiche . Ricompariscono i banditi. Fine del regno di Filippo II. Principj di Filippo III.
   Vacando il Vescovato Àprnlino per morte di Monsig, Ricci Clemente Vili, elesse ai a3. Ottobre iSga. F. VINCENZO da MonteTSanto, Vescovo ( tra i conosciuti ) LIV. dell' Ordine de' Predicatori y già Commissario generale del S. Olìicio . Ei non adoperò mai cognome, contraddistinguendosi sempre dalla patria nella Marca , ove , al dire- di Stefano Coletti r i suoi maggiori eransi raccolti fuggendo dall'Albania : uè lo avremmo risaputo , so il Mandosio , in una nota alla Veneta edizione di Ughelli, noir avesse aggiunto ; ut mi/li conslat , fidi ex Jamilia Bugiatti . Di costnmi irreprensibili e santi , pare eh' eccedesse soltanto nella severità , c nell' impegno di ricuperare quelli eh' ei erodeva perduti diritti del Vescovato . E juicio nel suo governo la giurisdizione spirituale del Capitolo sopra Nereto e Torauo y e. le collazioni capitolari de' benefìcj soffrirono grave tracollo. Oche la consacrazione di lui si fosse ritardata , o eh' egli temporeggiato avesse a prendere possesso , per le grandi turbolenze fra noi nel ; quel che certo si è clic gli atti del Vicario Capitolale Ursini s' incontrano fino ai aa. Gennajo i5q3 : e che la lettera del Viceré Conte di Miranda , in data de' a5. Novembre 1592. diretta al nostro Vescovo, uti Baroni Moricance T et Roccce S. Murice , di chiamata al Parlamento Generale, convocato in S. Lorenzo di Napoli pel giorno 20. Dicembre , fu ricevuta dal Capitolo c conservata nel suo archivio ( n. 27. ) -
   Avanti che il Montesanlo venuto fosse a risedere , i fratelli Isidoro e Lepido Facios aveano da Teramo trasferita a Campii la loro tqiografia -Ouest' Università allettati gli avea collr annua provvisione di trenta ducati , e colla somministrazione franca della casa . Tanto si scorge dai bilanci dell' E-rario nel ( N. 4- ) ' Eglino vi limarono nel essendo in mia
   mano un' Orazione funebre del dotto Pietro Paolo Qaintavalli r ed una Elegia intitolata Epitaphium Perdialogismum , entrambe impresse in Campii , e composte in occasione della 11101 te del celebre Alessandro Farnese y avvenuta in Arras, come il Quintavalli racconta, ai a. Dicembre 1592. dopo-fpiasi venti anni di gloriosa militare carriera ; lasciando da Maria di Portogallo sua moglie due figli , Ranuccio che a lui succedè nel Ducalo ili Parma e di Piacenza e negli altri Stati Farnesianr T ed Odoardo Cardinale . A costui, nel Gennajo 1593. il Parlamento di Campii fé pollare gli uftizj di condoglianza per mezzo dell' anzidetto Quintavalli e di Antonio Bonco-ri, i quali sembra che in quel tempo dimorassero in Roma ( Ib. ). Mi» se iu Teramo non avea pollilo reggere di quegli anni una Stamperia , molto meno regger poleva in ('ampli . Quindi è che più tardi si veggono i fratelli Facios stabiliti in Chieti, ove la permanenza del Preside c della Re^i.t Udienza degli Apruzzi nou li dovea far mancare di travaglio .