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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   i03
   nell' incartamento , hanno a noi giovalo . Con sì fatti documenti egli sperava confutare 1' immemorabile possesso che il Duca avrebbe opposto , ctl indicare una presunzione ben fondala di spoglio . Alle due più formidabili eccezioni degli avversarj , al privilegio cioè di Sisto , ed all' avere il Vescovo Chcri-gallo ammesso senza contrasto il patronato del Duca, nell'istituzione dell'ultimo Rettore; così si apparecchiò a replicare. Riguardo alla prima, coli'osservare che un patronato così generale , come gli Acquaviva il pretendevano in luti' i loro Stati , sopra tante Chiese Collegiate Curale e non Curate, da essi uè fondale riè dolale , era un indizio infallibile di usurpazione . Rapporto alla seconda , coli' allestire la risposta eli' era mancata la previa cogni/.io-ue di causa , richiesta dal Concilio di Trento : e che nella bolla non crasi omessa la clausola di espressa riserva dei diritti del Vescovato. Con tali preparativi Montesanto introdusse in Roma il giudizio . Venne sulle prime delegala a procedere la Curia di Chicli , ma data per sospetta dal nostro 'V escovo ; si trasferì 1' incarico alla Curia Ascolana. Ivi lungamente si agilò la controversia, e perchè fra i cavilli degli Avvocali di Giosia li. non mancò il rivocarsi in dubbio l'autenticità dulie copie esibite dalla Controparte; il Vicario Ascolano Gio. Battista tic Sanctis domandò con lettera al Monte-salito ed al Capitolo il Cartolario, i Bollar) , ed il Necrologio originali, onde colla/ionare con essi le copie : diffidenza , cui andiamo debitori di tuia descrizione del Cartolario nel Cap. XVIII. riferita . La collazione si fece sulla line di Novembre i (io i. gli originali furono restituiti: pur non eli meno la sentenza uscì favorevole al nominato Giuseppe , che si mise in pos-sesso ad oula dell' appello proposto dal Vescovo . E superfluo il soggiungere che nelle successive vacanze le nomine de' Duchi più non incontrarono opposizioni .
   Se un tantino di fierezza , che dagli scritti e dalle azioni di Montesanto traspira , rimase umiliata talvolta ; essa gli agevolò non di meno la riuscita di parecchi passi forti , non inai tentati da' suoi predecessori . Prescrisse al Capitolo un Regolamento «li diciassette articoli per 1' amministrazione dell' Ospedale di S. Antonio Abbate . Riguardando le giurisdizioni Nullias come altrettante usurpazioni , spedì diniissorie ad ordinandi di Notaresco , di Mono , di Mosciano , di Castelbasso , di Guardia , di Montepagano e ili Poggio-Morello : e rilasciò quanti Monitorj di scomunica gli si chiesero da tai luoghi , che lutti chiamava Diuresi Aprutùia ; facendo registrare le uue e gli altri ne' suoi Bollar) ( Voi. ai. e aa. ) a norma e vantaggio de'successori . Rigido custode de' diritti feudali , non permise inai clic ne* Paesi a lui soggetti si congregassero i Parlamenti senza la sua licenzi! : e perchè la Città esiger volea le gabello dai vassalli ilei Vescovato , quando venivano a dimorare nelle, case rurali del suo territorio , ci le impedì 1' esazione con provvisione, della Regia Camera ile' a8. Gennajo i6o5. diretta al Capitano ed all' Università di Teramo . Autorizzò la confraternita della Madonna ilei Soccorso in S. Agostino con privilegio de' io. Giugno il»o8. a procedere contro i trasgressori delle feste , promettendole nel bisogno il braccio della Curia , e cedendole le multe . Tenne in gravissima soggezione il Capitolo , cui vietò la semina de' risi nel teuiuiento di S. Alto , perchè pregiudizievole alla salubrità dell' aria .
   Altro a dir non mi rimane di Montesanto se non che nel i6o,{. consacrò la Chiesa di S. Giacomo nel Forte di Ci vitella , a petizione del Ca-