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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   e dal Gran Duca di Toscana : suo cognato , conchiuse la pace col Marchese di Legaues Governatore di Milano , rinunziando alla lega colla Francia , e dando in pegno di fedeltà il Forte di Sabionetta - A me non costa però elio iuamediatauieute gli fossero restituiti i Feudi del Regno . Continuando nel 1637. la guerra fra i due potenti Monarchi , continuava il Viceré suddetto a spremere tesori dalla Capitale e dalle provincie, onde farsi merito col Conte Duca , che ciò non pertanto il depose, per innalzare il favorito Duca di Medina de las Torres , entrato in possesso ai x3. Novembre .
   Frattanto Monsignor Visconti «offriva gì' incomodi della vecchiezza e de' malori , che ne sono insociabili compagni. La miseria generale avea potuto restringere , ma nou ammorzare lo spirito di beneficenza , che gli eia naturale . Con «strumenti di Notar Febo di Febo dei 37. Agosto i632. e 9. Gennajo i634- donò all'Economìa del Duomo, in tanti capitali, ducati jpiille , dalla reslituzioue de' quali ha essa di poi fatto acquisto della casa , che sporge alla piazza del mercato ed al Trivio ( Not. Francesco Taraselo di Ganzano, iG. Maggio 1672. ) delle possessioni a Forcella ( Not. Soluzio Urbani, ^3. Gennajo 1678. ) e di altri stabili. Con ragione imperlanto gli Economi Arcidiacono Silvestro Giuliani e Canonico Ursi/10 Coletti ai 27. Agosto i63a. innalzarono in'monumento di riconoscenza la lapida , clic ancora si vede sopra la porta della Sagrestìa . Era 1' iscrizione sormontata dallo stemma di Visconti scolpilo in pietra cioè da una biscia erla ed attorcigliala , in atto d' inghiottire un fanciullo ; tolto , ugualmente che 1' altro esistente nella facciata di S. Carlo, nel 1799. , Bene et religiose de resurrc-Ctione cogitatis , con istrumento di Notar Febo de' iG. Gennajo 1634• assc' gnò in fondo di due cappellanìe , creile nella Cattedrale con decreto «lei «lì seguente , 1' annua rendila di sessanta ducati pel capitale censo di ducali seicento ( Ar. Vcsc. Voi, n. 4G. ) . Concorse all' erezione del Monte Fruincn-iario di Tottca ( 96. ) . Fabbricò e dolo una Cappella nel pubblico carcere affinchè i prigioni non mancassero di Messa nei giorni festivi. Impiegò trecento ducati per fondo di un Monte di maritaggi a prò delle orfane povere ed oneste di Teramo , che ancora sussiste . Più ricche largizioni fatte avrebbe alla sua Chiesa , se >1011 si fosse piccato del consenso negatogli dalla Città nel disegno di congiungere 1' Episcopio col Duomo mercè un arco sopra la strada del corso ( disegno che felicemente riuscì a Monsig. Rossi ) . Ciò indusse Visconti ad invertire le somme destinate alla Cattedrale olla costruzione di magnifico soflitlo nel tempio di S. Niccola , del suo ordine , in Tolentino, Giordani favella eziandio di altre liberalità al Monastero di S. Orsola in Milano, ed al convento di S. Maria del Popolo in Roma. Ughelli, che fa motto di alcune delle connate beneficenze , aggiunge : in pauperes effusa charitate ...» nuuiificentiam suarn palam fecit.... eidemque ( Cathedrali ) dum viveret , omnem suam supellectilem dono dedit .
   Le spese per opere di religione e di umanità non impedirono al generoso Prelato d' intraprendere c proseguir con calore strepitosa lite coli' Abbate Commendatario di S. Angelo in Mosciano e di S. Maria di Propezza-710 circa la giurisdizione delle Terre di Mosciano , di Morro c Notaresco . Tre'decisioni della Roti Romana, la prima de' 17. Giugno 162G. corani Beniboldo , e le due altre de' 14. Maggio i63a. e 14. Maggio i636. corani Dunozelo assodarono il punto fondamentale, di essere cioè quei Luoghi intrafines dell'Apiulina Diocesi. Ciò non bastava: c Visconti nel 1627.