Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3 ', Niccola Palma

   

Pagina (124/321)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (124/321)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   19-4
   dalla patente Ji Piccconlc pel Dot. Giliberto Muzj ili Teramo . Dall' aver «questi prestalo il giuramento iu mano ilei Vescovo ai 29. Aprile si deduce clic Figiui-Oddi non si fece gran tempo aspettare . Mi sono dilluso iu sì fatte particolarità , perchè nè Ughclli uè i suoi annoiatoli indovinarono heac 1' epoca dell' elezione . Da un esame, di tcstimouj , da me incontralo noli' archivio della Città , si rileva essere questo stato 1' ultimo Vescovo a celebrare coli' antica etichetta la prima Messa cinneità .
   Mentre le funzioni del Vicario Capitolare non erano per anche cessate , il Capitolo con deliberazione de' 4- Marzo i(S3g. acclamò Proiettore il Patriarca S. Domenico » conforme al desiderio di S. E. et conforme è stalo >3 ricevuto da questa Città , mediante la conclusione fatta in pubblico Cori-si siglio . » Nou è a cercare il contesto nei libri delle parlamentarie risoluzioni di Teramo , giacché ninno n' è rimasto del secolo XVII. per essersi tutti involati nelle brighe, sul Quarantotlismo , a fin di polcrvisi pescare ragioui prò c centra , e senza che alcuno si abbia fallo scrupolo di restituirli da clic furono sedate le briglie ; inconveniente che va a privare la presente Storia di chi sa quante memorie degne di figurarvi . Per Sua Eccellenza liassi ad intendere il Viceré Duca di Medina D. Ramiro Filippo (li Gusman, il quale recavasi a gloria d' intitolarsi Signore della Casa di Gusman 0 sia della famiglia , cui il Santo appartenne . Trcntacinque giorni dopo la riferita acclamazione , il Danozeto Decano della sacra Rota propose le opposizioni dell' Abbate di Mosciano e Propezzano ( Par. 8. Recent. Nallius , seu jiprutbwMurisdictionis , Dee. 127. ) : ma quei rispellabilissimi Giudici , quoad pnusas matrimoniales et criniinalcs , liccntiani concionandi, a/ipro-bationes Confessariorum , litteras dimissorias , et similia , in decisis ste-terunt : quo vero ad causas civiles , mandarunt particulariter vidcri . I ragionali motivi del primo membro della Decisione furono clic al Vescovo competeva assistentia juris in qualsivoglia luogo situalo intra Jìnes Dioecesis, e quindi la manutenzione ; specialmente perchè in favore di lui concorrevano
   fiarccclii atti posscssorj. 3N'è ostò il possesso immemorabile provalo dall' Ab-iate ; dappoiché avrebbe a costui fallo ben anche mestieri 1' appoggio o di tic sentenze conformi o di una almeno passala in giudicato : requisito dal Concilio di Trento voluto copulativamente all' immemorabile possesso per J' esercizio della piena giurisdizione degl' inferiori Prelati : e la niente del Concilio era slqta interpretata dalla sacra Congregazione , la cui dichiarazione crasi abbracciata dalla Ilota in caso allatto simile , in Theatina jurisdictionis de At'issa , ai 2g. Gcnnajo i6i5. Riguardo all' aver Giacomo Silve-rio chiamali Nullius Dioecesis i tre Luoghi iu questione , si osservò che nou tutte le carte esibite erano soscritle da lui , ma alcune portavano la firma del Vicario: c che i Vescovi non polendo pregiudicare alle loro Chiese e mutarne lo stato , molto meno il poteva un solo Vescovo . Rappoi to finalmente all' allegata dichiarazione del i585. si disse che rappresentando le sacre Congregazioni il Concistoro del Principe , i loro decreti nou passavano mai in giudicato ; essendo in arbitrio del Principe rivocare quante volte gli piaccia le sue proprie determinazioni . Si aggiunse che 1' invocata dichiarazione conteneva nel suo ventre medesimo una clausola distruttiva , cioè la riserva, in favor di chi vi avesse interesse ad opporre ne'fatti il contrario: or essendo di poi comparso il Vescovo, essa tutto al più era venuta a risolversi in semplice Monitorio .