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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   iag
   roto fu esondilo , c46. ci rassegnò 1: impiego a Rodrigo Ponz di Leon Dura d' Areos , destinato a succedergli , come Mini-stio zelante degl' interessi del Re e capace di escogitare espedienti per ammassai- pecunia . Al cennato anno i(>4(3- appartiene la traslocazione del Preside Fabrizio Acquaviva e della Regia Udienza di Appuzzo citra nella Città di Ortona ; per esser Chicli divenuta feudale , dopo la compra che ne aveva fatta Ferrante Caracciolo Duca di Castel di Sangro . Ad esso ben anche appartiene la morte di Odoardo avvenuta ai ia. Settembre , lasciando di Margherita de' Medici quattro maschi , il primo de' quali , cioè Ranuccio II. divenne di lui successore nel Durato e negli Stati Farnesiani iu Regno . All' anno medesimo finalmente ed al seguente »647- apparterrebbero diverse marce di soldatesche e diversi movimenti delle Milizie provinciali , in occasione della guerra dai Francesi portata negli Spagnuoli Presidi di Toscana , e per sospetti concepiti dal Duca ci' Areos sulle mire del celebre Cardinal Mazzarino , primo Ministro del Re di Francia , le quali sembravano estendersi anche al nostro Regno ; ma io amo sopprimerli per volare a falli più importanti e strepitosi .
   CAPITOLO LX XXIII.
   Conseguenze della rivoluzione di Napoli. Brillante condotta dé Teramani.
   Audacia di Bartolomeo Vitelli , capo de banditi.
   Non è mio iutendimcnlo trattenere il Lettore nè sulle cagioni , che prepararono 1' insurrezione della Capitale scoppiata ai 7. Luglio 1647. Por opera di Tommaso Agnello di Amalfi , volgarmente detto Masaniello , di professione pescivendolo : nè sui disordini , ai quali 1' ammutinata plebe si abbandonò : nè sugl'imbarazzi del Duca d'Areos : nè sulla comparsa, al 1. Ottobre , della Flotta di D. Giovanni (V Austria , giovinetto di rara aspettazione , figlio bastardo di Filippo IV : nè sui diversi fatti d' arme , clu; fecero scorrere molto sangue nelle strade e nelle vicinanze di Napoli . A legare gli avvenimenti della nostra Regione coi generali del Regno , mi basta notare che ideata venne una Repubblica Napolitani , il cui fascino durò quanto durano i fenomeni ( riflessione di Muratori ) e di cui fu proclamato capo Arrigo di Lorena Duca di Guisa , sbarcato iu Napoli ai i5. Novembre di detto anno , con secreta intenzione di tendere alla corona Regale : che questi mosse nelle prcrvincie quanti banditi e malcontenti potè , dispensando patenti e promettendo ricompense : che dall' amore per la tranquillità il Duca d' Areos lasciossi indurre a deporre la carica e ad imbarcarsi ni n(5. Gennajo i(>48. rimettendo il governo a D. Giovanni , il quale lo tenne sino al 1. Marzo, alla venuta cioè del nuovo Viceré lattico Velez di Guevara Conte di Ognatte , fiu qui Ambasciatore di Spagna in Roma : che le divisioni di pareri e d' interessi , e le gelosie insorte fra il Guisa , usurpatore di quasi assoluto potere , ed i Capi-Popolo Gennaro Aunese e Vincenzo di Andrea , fecero traboccare ben tosto la sedicente Repubblica , o piuttosto l' orrida anarchia : che restata pienamente sommessa la Capitale a' l>. Aprile , si attese in seguilo a ridurre all' obbedienza le Cillà provinciali insorte : che sebbene la massa della uobilità fosse rimasta fedele al Re Cattolico , non mancarono de' nobili che entrarono nelle, mire del popolo : e
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