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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   . *3gi
   » battaglioni , due compagnie Spagnuole , e più di 70. Cappelletti . Che è » quanto per ora devo riferirli . »
   L)i una baruffa pressa Joairell» ci dà indizio il libro eie morti di quella Parrocchia , ove sotto il dì 11, Maggio i653. sta notata la sepoltura data a cinque uccisi , tre de' quali soldati Cappelletti r ed uno del Caporale Geronimo .
   CAPITOLO LXXXIV»
   Di Alessandro Crescenzj, quarto Vescovo di Campii. Fine di Monsig. Figini-Odcli. Vescovato di Angelo Mausonj.
   Morte di Filippo IV¦ Reggenza istituita nell età pupillare di Carlo II. di Spagna .
   La nobiltà del sangue , e le pregevoli doti personali di Monsig. Crescenzj , Vescovo di Ortona e Campii , facevano presagire le più splendide onorificenze del Santuario . Trovavasi ei Nunzio Apostolica in Torino, quando Innocenzo X. ai 2(3. Agosto i(35:r. il trasferì alla sede di Bilonfo . Pervenuta iu Campii la sicura notizia della piopostar concistoriale , quel Capitolo passò , nel giorno (>. del seguente , alfa scelta del Vicario , tire cadde in persona dell'Arcidiacono Nereo Brunetti. Siami qui lecito aggiungere che Crescenzj rinunciò al Vescovato di Bitonta nel 16O8; che ritiratosi in Roma, vi esercitò varie cariche fino al dì 27. Maggio i6']5. quando da Clemente X. creato venne Cardinale del titolo di S. Prisca : e che per cenno dello stesso Pontefice assunse il Vescovato di' Loreto e Recatati , quale volle deporre dopo un sessennio . In luogo di lui 1 ai 3. Febbrajo i653. fu da Papa Innocenzo eletto Vescovo Camplesc ed Ortoncse Carlo Bonafaccia Romano. Nel giorno 10. Novembre del medesimo anno, videsi il Conte di Ognatte arrivare , con poco suo piacere , iu successore D. Garzia d1 Avel-laneda et Ilaro Conte di Castrillo , che prese possesso del Viceregno ai 20. detto .
   Addocchiando costui lr armamento , che mf porti di Provenza allestiva il Duca «li Guisa , colla mira di tentare un' invasione nel nostro Regno , chiamò tutte le compagnie di uomini d' arme a generale rassegna , nei principio di Aprile i65/{. Essa ebbe luogo in Teano , alla presenza del Maestro di Campo Generale Carlo della Gatta . Cristofaro Cavalieri , Preside di Apruzzo Citra , ordinò ai soldati del Sacchetto e del Battaglione di trovarsi pronti , coi cavalli , armi, e munizioni , ne' Capi-Luoghi de' ripartimenti , pel mese di Agosto ( Antin. §. (38. ) . E perchè il principale fondamento delle speranze del Guisa consisteva nell' appoggio de' banditi ^ iL ^ icerò con savio consiglio risolse guadagnarli anticipatamente , loro concedendo grazi» ti restituzione de' beni , a patto che in quella congiuntura prestassero servigio alla Corona . Più di una comitiva se ne annidava in % alle Castellami . Giulio Pezzola , ansioso di farsi sempre pià merito col Governo , pose una specie di blocco a quelle montagne , e senza venire alle inani , indusse du-gento banditi a passare in Napoli ai Regale servigio , insieme con due capi , un tal Cecchino cioè , e Luca Longo . Anche Martello restò tratto al Regio paitito dalle accorte maniere del Preside Cavalieri , potendo ( scrive Panini tomi 3. pag. 10. ) quel famoso Capo promuovere il disegno de'