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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   238
   capitolo chi.
   A
   Ristabilimento del legittimo Governo nel i8i5. ed i primi quattro
   anni che lo seguirono.
   Riuscì facile a Gioachino d' impossessarsi del tratto d' Italia orientalo fino al Po in pochi giorni ; essendo entrato in Modena ai 4• Aprile . Ma ivi appunto i suoi progressi rimasero arrestati , non avendogli Li pania della proclamata indipendenza Italiana fruttato quelle sequele e risorse , delle quali crasi lusingalo , ed esscndoscgli fatti incontro gli Austriaci . Sempre retrogra-daudo , vide la sua armata piuttosto disperdersi che pugnare presso Macerata ai 2. e 3. Maggio ; cosicché altro partito non r«stogli a prendere fuor che di restituirsi precipitosamente in Napoli , e quindi d' imbarcarsi per la Francia . Le disciolte truppe, rientrando nella maggior parte iu Regno a traverso della nostra Regione , frontiera la più vicina a Macerata , produssero danni considerevoli , specialmente nei piccoli Paesi e nelle case campestri . L' Intendente Cianciulli ed il suo Segretario generale non aspettarono 1' ultimo sviluppo degli a fin ri , ma in tempo utile se ne partirono per Napoli, lasciando la firma al più anziano de* Consiglieri d' Intendenza , il quale di concerto col Sindaco stabili una Guardia di scelti cittadini per la conservazione del buon ordine . Finalmente circa le vcnlun' ora del 9. Maggio pervenne in Teramo dalla volta di Ascoli , un corpo di Cacciatori Tirolesi , incontralo nel piano fuori porta S. Giorgio dal Vescovo , dai Magistrati , dal Sindaco e da una folla di cittadini , i quali facevano risuonare 1* aria degli evviva Ferdinando IV. ( e per far cosi grata agli Austriaci ) : viva l' Imperatore . Il loro Comandante mostrossi assai pago di così cordiale accoglimento , ed avendo disposto che tutte le Autorità continuassero provvisoriamente nell' esercizio delle rispettive funzioni in nome di Ferdinando IV. proseguì ali 'indomani la marcia nerPennc .
   Filtrando egli in Teramo vi aveva trovalo già ristabilito il governo del legittimo Sovrano , dappoiché essendo comparso da Soia un corrieri; , latore di un proclama emanato in nome di S. A. R. il Principe Ereditario , in un involto diretto al nostro Sindaco ; aveva questi avuto il coraggio di farlo pubblicare ed affiggere a suono di tromba . Erasi paventato da tduuo che in quella circostanza il ]>0,>olo sarchile trascorso a qualche licenza : ma grida festose , cappelli per aria , e tuli' i vasi Nocellesi espasti iu vendita alla piazr za anch' essi per aria ; ecco quanro si avea permesso. Nè meno dopo la partenza degli Austriaci la pubblica tranquillità restò punto turbata , fino al giorno 22. quando mancò poco che un tristo malinteso non producesse conseguenze terribili ed iucalcolahili . Un malvagio forestiere , ansioso di pescare nel torbido , una lingua d' inferno aveva susurrato all' orecchio di parecchi Impiegati e gentiluomini esser quel dì destinalo a saccheggiamenti ed a stragi . Allarmati costoro dall' esempio del 1799. ne passarono imuiantinculi l' avviso a quanti potevano o credevano essere' compromessi , e tuli' insieme risolverono di prevenire 1' ammutinamento e d' imporre ai male intenzionati , col presentarsi nel numero tra i quaranta e i cinquanta ben armati in piazza , come di rinforzo alb solita Guardia urbana . Il basso popolo , il quale nè anche sognava la sommossa che se gli era imputata , non potè apprendere quel!' armamento per ciò eh' era in reallà , vale a dire per una misura di