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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   3oa
   quei decaduti Baroni agevolata la comunicazione col loro molino e con quella parte del lor territorio , eli e restii di là dal fiume . A premura del Colonnello Mauthonè Comandante del Forte di Civitella , ed iu grande parte a sue spese , i Civitellesi nel 1828. livellarono un piano per diporto, fuori porta di Piazza . In Corropoli si spianò 1' area dell' antico palazzo baronale , perciò chiamata Pie ili Corte , e purgata dagli sparsi rimasugli , serre ora di piazza . Già il Ministro degli afiàri interni ha approvato il disegno in cui si e di condurre in mezzo ad essa , cogli allestiti fondi comunali , l'acqua di Fonte-a- Ceppo . Mancando assolutamente silo onde dilatare la matrice di S. Agnese , se le fece , a via di raccolte limosino , un' aggiunta , e si provvide così , nel miglior modo possibile , al comodo di quella ìiumc-ìosa popolazione . Se i Giulie-si erano rimasti dolenti perchè la uuova Via Salaria non passasse in mezzo ad essi , come la vecchia , ina piuttosto lungo la spiaggia del mare , cbliero pciò nel 1828. la consolazione di vedere aperta , coi fondi del Distretto , una traversi» , la quale ricongiungendosi colla distrettuale sul dorso dei ruderi di Castro , giova non meno ai Giulie-si per comunicare colla grande strada , che ai viaggiatori , nel bisogno di divergere a Giulia o per riposarvi o per sentirsela cogli uflìzj di dogana v Vorrei dire altrettanto di Campii . Tranne però le ristorazioni e gli abbellimenti , negli anni prossimi trascorsi eseguili nell' ex-Cattedrale , intieramente dipinta a guazzo da Vincenzo Palliali , non ho a notare che deperimenti e mine : 1' ampia Collegiata de' SS. Mariano e Giacomo divenuta ricetto di faine e di serpi , da che all' Abbate-Curato fu ceduta, la Chiesa do' soppressi Carmelitani : la parrocc hiale di S. Salvatore vicina a divenirlo , dopo clic quel Pieposto 1' ha cambiata eoa S. Francesco dei Conventuali,: la Chiesa e porzione del Monastero do' Celestini, crollate ; caduto il tetto dell' Episcopio. Tanti disastri , uniti alla progressiva mancanza di suolo , per la lenta a/.ioue delle acque e dello ripe , le quali minacciano d' isolare Campii da suoi quartieri Nocella e Castelnuovo , hanno prodotto in quella Città uno stato di decadenza e di squallore , da non potersi ,iaragouaro con ciò eli' ella fu sino al priucipio del corrente secolo , senza sentirsi tocco da vivo dispiacere . Era caduto ben anche il tetto del salone comunale , ma fu ristabilito , benché si avesse in pari tempo dovuta sgravare la parto orientale di quel già magnifico, palazzo dei suo secondo piano superiore .
   Mentre quest' unica opera di l'istauro non era per anco in Campii compiuta , e precisamente ai Gennajo 1829. il Re nominava al vacante Vescovato Aprutino Giuseppe-Maria ile Letto , Canonico della Cattedrale e Vicario Generale di Sulmona . Disponevasi 1' eletto a trasferirsi in Roma, quando il ritenne la morte di Leone XII. . Accaduta indi a non molto pur la morte di Monsig. Tiberj , Vescovo di Valva e Solmona , ed avendo il Re condisceso allo istanze umiliategli dai Cleri e popolazioni di entrambe lo Diocesi , desiderose di ottenere Monsig. de Letto iu loro pastore ; la M. S. si degnò variare la nomina , rinfrancando però la Diocesi Aprutiua , mediante la scelta di ALESSANDRO Berrettini , Vescovo ( fra i conosciuti ) LX.X. Aquilano , Arcidiacono e Vicario Geuerale della nobile e bella sua patria . Quattordici mesi ei dovè combattere colla profonda di lui umiltà , fino a che sottomettendosi alla chiara volontà di Dio , si lasciò preconizzare nel Concistoro de' 5. Luglio i83o. e consacrare nel dì 11. Possa egli per anni molti colla sua rara dottrina , col suo ben inteso zelo e colla sua consumata espe-