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Altri più lontani e spesso più importanti ne olirono il Grand'Archivio di Napoli, gli archivii e le biblioteche di Montecassino e del Vaticano, gli Studii principali d'Italia, specialmente di Bologna, Napoli e Roma, come gli scritti di autori di storie generali, che contengono notizie particolari a noi. Anche nelle altre nazioni sono fonti che si riferiscono a noi; i loro musei ed archivii ne contengono spesso. Il Chronicon di S. Clemente a Casauria è a Parigi. Non evvi musco d'Europa che non possegga ricca suppellettile delle maioliche di Castelli. Non di rado vi s'incontrano preziosi cimelii dell'Or e fi ceria A b r u z z e s e.
11 Muzii poche volte esce dai fonti della sua città e della provincia. Quindi dei fonti ccnnati egli per ragioni particolari a lui e al suo tempo ne consultò ben pochi. Ma ne vide e lesse in quella vece molti altri non giunti a noi.
Nei secoli XIV e XV fu ricca la città di begli ingegni che si segnalarono nelle scienze, nelle lettere e nelle arti. Tra loro dovette vivere chi si dilettava delle ricordanze patrie e prenderne nota in diarii, effemeridi e cronache, in prose e in versi (i).
(2) Si ha notizia ili un poema di 58 canti, il Rinaldo, in ottava rima da attribuirsi a Girolamo Forti o ad altro Teramano, a lode di Bclardino Gelardino di Amelia mandato a Teramo nel 1464 a sedare i tumulti tra le fazioni dei Mazza-ciocchi e degli Spennati. Il Forti rivestì alle cariche presso la corte eli Napoli sotto Ferdinando. Il Campano gli indirizzò delle lettere; il l'ontano gli dedicò una elegia e invitò anche lui a toccare la lira: Heroem et eulta concine eulte l\ra. Dunque il Forti merita d'essere annoverato tra i cronisti Teramani ed è l'unico, per quanto si conosce, elle abbia verseggiato degli avvenimenti della nostra città. Vcggasi il Palma. Voi. V. p. 61.