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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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   - LUI 
   Ma leviamoci a più spirabile aere, ai degni seguaci elei Muzii che avviarono alla dignità di storia la cronaca delle nostre contrade e bene meritarono degli studii storici Abruzzesi.
   § 15. Francesco Brunetti di Campii fiori nella prima metà del secolo XVII e morì giovanissimo, sulla quarantina. Con gran disegno aveva impreso gli studi storici degli Abruzzi avendo lasciato una silloge di iscrizioni, memorie di monasteri, di famiglie e in singolare del-l'Acquaviva, una copia della Cronica di Carpineto, un compendio del Mu~ii ed altro ed altro come si scorge dalle citazioni fatte dall'Antinori, dal Romanelli e dal Delfico. Aveva incominciato un'opera grandiosa col titolo: Sacra et profana Aprutii Monumenta. L'aveva diviso in libri ed Itinerarii. Di questi Itinerarii rimane intera soltanto la seconda parte del primo libro. Discorre di fiumi, di castelli, di città, specialmente di Ortona. Il terzo libro dà notizie di Teramo: peccato che nella maggior parte sia andato perduto! Lasciò anche un compendio della storia di Campii in italiano e in latino. Ma di tutto questo e d'altro poche reliquie, segno del suo valore, oggi rimangono deposte nella Biblioteca del Liceo M. Delfico.
   1739-1799. Segue Alessio Tulli], chiamato il Pomponio Attico della nostra città.
   Animo ardente amò la coltura con vera passione. Intorno a lui si raccolse quanto di eletto v'era a Teramo nella seconda metà del secolo passato. Fece un

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