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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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   cittadini. Si distinse per l'insegnamento che esercitò nel Seminario e pei discorsi che recitò in più luoghi. Per passione lu oratore ed amò l'eloquenza e la coltivò per tutta la vita.
   Ma predilesse lo studio delle patrie memorie. Con lunga pazienza rovistò i varii archivii della provincia non visitati prima e ne seppe trarre materia per la maggiore storia della città nostra fino ai limiti dell'antico Pretuzio dal Tronto al Vomano, dal mare ai monti. 11 suo lavoro storico ci conservò molti documenti che sarebbero andati perduti per la distruzione che seguì posteriormente degli archivi che li serbavano. La storia è divisa in cinque volumi; i tre primi contengono la serie degli avvenimenti dagli antichi tempi fino al 1833; il quarto dà le cronachette dei beneficii e degli ediiìzii sacri come chiese e conventi; il quinto è serbato alle biografie degli uomini illustri. La diede alla luce dal 1832 al 36 pei tipi Teramani dell'Angeletti, dopo un lavoro di ricerche durato per 30 anni (1).
   Ebbe molti onori, ma qualche avversità amareggiò parecchio la vita. Nel 1824 gli fu impedito ogni ministero ecclesiastico e civile; nel 27 poco mancò non soffrisse la carcere minacciatagli per più mesi. 1 sensi liberali mostrati pel governo napoleonico, le relazioni coi primi cittadini tenuti d'occhio dal governo erano osteggiati in lui dalla polizia di quel tempo.
   (1) L'Editore Fabbri ne fa la ristampa e risponde ad un bisogno sentito da tempo.

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