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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio dé Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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   "  LVII -
   Altri Lavori, oltre il maggiore della Storia, diede alle stampe come panegirici ed elogi, opere ascetiche e questioni storiche ed archeologiche. Aveva formato, oltre una ricca biblioteca, un museo d'antichità. Il suo medagliere era il più completo fra i cinque che allora eransi formati in Teramo.
   Quivi moŕ e la sua Storia gli assicura un nome duraturo nella nostra regione.
   § 17. La nostra storia in questa fine di secolo.
   § 18. Conclusione.
   § 17. Dopo il cammino fatto guardatelo: è un suolo che ha disuguaglianze. Qua e là, quasi alla ventura appaiono gittati abituri e case. Le strade non vi sono bene allineate, sebbene a destra e a sinistra mostrino buone fabbriche; a capo della strada principale s'innalza un edificio coi segni venerandi dell'antichità, vasto, vario e comodo che nelle sue parti rivela un gran disegno, ma difetta del compimento e richiede delle riparazioni. In fondo della stessa strada domina un grandioso edificio, senza dubbio fra tutti il meno antico; vi si pụ bene adagiare una nobile e numerosa famiglia e farvi da gentiluomini gli onori di casa: esso ha scompartimenti per tutto e per tutti, pei convegni di amici e per le loro veglie, pel ricevimento di forestieri, le solennità pubbliche vi trovano appartamenti interi, una fuga di sale in bell'ordine, ove sfilano secondo i tempi, conti, magnifici signori, au-

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