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Infatti c' è da attingere a fonti ancora vergini, come ne abbiamo enumerati, bisogna ristudiare i documenti già studiati, introdurre nuove discipline, nuovi elementi, nuovi sussidii, offerti all' intelligenza della vita passata, se questa si vuole far rivivere. E poi fa peso quel che in ogni nuovo cammino s'incontra d'imprevisto, d'ignoto che spesso obbliga a nuovo ed ingrato lavoro, spesso anche vano ed inutile, ma per accertarsi del vero con prove e riprove, deve tentarsi.
La nostra storia, a guardarla alla larga, in quanto a lavori di analisi non istà a mal punto (i), non così quanto a lavori di sintesi. Questa, che è lavoro organico e di vita, ancora manca. Non dobbiamo dimenticare che l'ultimo lavoro che ne ha buoni elementi, la Storia del Palma, è antico di più di mezzo secolo e, quel eh' è peggio, fatto quando era colpa dire liberi sensi in libere parole, e con criterii personali e del tempo non tutti reggenti ai canoni delia scienza e della critica storica di questa fine di secolo. Di più, il mezzo secolo di storia da farsi, anzi non si sbaglia se si dice, un secolo di storia da tessersi di pianta, giacché il Palma poco o nulla potè e volle dire della vita dei contemporanei, è un fardello non indifferente che con tutte le passioni e i nuovi interessi deve gravare
Infatti, dopo la storia del Palma, hanno visto la luce molti studii particolari come monografie, vite, discorsi, dissertazioni, relazioni di scoperte storiche, artistiche e scientifiche, specialmente nel Gran Sasso d'Italia, nella Rivista Abruzzese e in altre buone effemeridi : tutti buoni elementi della sintesi futura.