Diiilogo S* r i 111 o
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ROBERTO GRANDINI E GIULIO DE' FABRICII
INTERLOCUTORI
SOMMARIO
1. L'orto di Giulio de' Fabricii, o come nasce questa Storia 2. E' grande vergogna ignorare la Storia patria, anzi la generale e la Geografa; disdice alla civiltà: è necessario ed utile conoscere queste discipline 3.1 due interlocutori s'intendono per parlare dei successi della città fin dalla sua antichissima origine 4. Come Giulio acquistasse notizia delle cose di Teramo, e da quali fonti 5. Delle sue origini e della sua antichità: argomenti e prove G. Giulio dice Teramo Colonia romana, e ne mette innanzi sei argomenti. 7. A dimostrazione delle cose dette, ricorda antichi monumenti, edifici, marmi, statue, colonne: povertà di documenti della Storia antica della città 8. Enumerazione di antiche medaglie. 9. Stato antico della città 10. Caduta dell'Impero romano; i Goti, invasori d'Italia, abbattono, distruggono Teramo 11. Della dominazione ostrogota in Italia; invasione dei Longobardi. 12. Della dominazione dei Longobardi: riedificazione di Teramo: caduta del Regno dei Longobardi: rinnovamento dell'Impero di Occidente 13. Della Signoria dei Franchi: Teramo é parte del Regno Italico 14. Nuova povertà di documenti di Storia patria: quistione dei contini diocesani: Vittore lì. in Teramo: Bolla giurisdizionale di Anastasio IV. Di Campii, Molitorio, Bellan-te, Corropoli e altre terre diocesane. 15. S. Berardo vescovo aprutino: leggenda della sua Vita: canonizzazione; prosapia. 16. I Normanni: conquiste e signoria dei Normanni in Italia: Teramo è messa a sacco e distrutta dai Normanni. 17. Famiglie longobarde e franche in Teramo. 18. Topografia, pomerio, nuovo e vecchio, e popolazione della città.
Sono comprese in questo primo dialogo le cose della città dalle sue origini fino all'anno 1149 delI'E. V.