Rob. Per certo, Giulio, (1) questo vostro giardino ha bella forma essendo di mediocre grandezza, circondato di muraglie, e di sito quadro, e piano; ma se dirizzate qui in mezzo una pergolata (2) di viti a padiglione, ed un'altra per far ombra a quel seggio, e se copriste le muraglie con le spalliere intessute di varii frutti, e divideste il giardino in quadri con un viale in forma di croce; e divideste i quadri in arolette (3) di varie forme, assai più bello sarebbe, e ne riceveste ad un istesso tempo utile, e diletto; perciocché dalla vista di un ben coltivato giardino, ove stanno fruttiferi arboscelli, odorifere erbe, e vaghi fiori secondo le stagioni, si ricreano gii spiriti, si ravviva l'anima, e si scacciano dalla mente mille non buoni pensieri.
Giiil. Egli è vero quanto dite. Roberto mio, e già da principio che io lo slargai, ed aggrandii quest'orto, avendo intenzione, quanto avete detto di fare, piantai al iato alle muraglie gelsomini, aranci, e pomigranati, per farne spalliere, ed alcune viti sparse per l'orto per pergolate, ma la qualità del terreno, e del luogo fa riuscir vano ogni mio disegno, perciocché di tutte le cose che piantai sol due viti restarono vive, e quelle sono sì languide, che in otto, e più anni non ò potuto tirarle più altrove; onde ò mutata intenzione, e mi servo dell'orto solo per erbaggi vili, né men questi crescono col suo vigore, siccome farian negli altri orti.
Rob. D'onde procede questo, giacché il terreno è casalingo, lodato dagli Agricoltori per meglio di ogn'altro terreno?
Giiil. È vero che nella superficie dimostra esser tale, ma cavandosi sol tre palmi, ed alle volte meno, altro non si trova, che pietre, breccie, calcinacci, e materie di fabbrica rovinate; talché l'ac-
(1) Sotto il nome di Giulio il Muzii nasconde se slesso.
(2) È del dialetto, invece di pergolato.
(3) Bel dialetto rustico, ed è usalo per porca: aroletta, diminutivo: da aiuòla, arola aroletta ecc.