Stai consultando: 'Della Storia di Teramo. Dialoghi sette', Mutio deì Mutij

   

Pagina (70/417)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (70/417)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   - 11 
   ad altro, che più importava, e riputando che l'attendere a sapere simili cose sia da uomini spensierati, sfaccendati non mi sono mai curato di aver notizia delle Province, e dei Popoli, che avete detto, e se volessi attenderci ora che per l'età mia non mi conosco atto ad imparare cose nuove, qualcuno potria dir di me, per Berta tardi tornò Orlando.
   Giul. Anzi ora più che mai sarebbe il tempo di attenderci, se ne avete voglia, perchè una delle più necessarie cose per chi vuole imparare, è la volontà ardente di sapere, la quale non avendo avuto Voi nei vostri più giovanili anni, ed avendola ora, che siete più capace, e più alto ad apprendere quel che vi s'insegna, in men di tre anni, attendendoci solo due ore al giorno, che potreste rubare ai vostri affari, imparereste tanto che dopo sareste alto ad inse gnarlo ad altri.
   Rob. Eh Io temo che non paja brutte!
   Giul. Che brutto! Catone il maggior in età di novanl'anni volle imparare il Greco in pubblica scuola, e Voi, che non arrivate a quarant'anni, e da Voi stesso, e con poco aiuto di altri, sol leggendo alcuni libri istorici e cosmografi, volete per tema che paia brutto, lasciar d'imparare si onesta scienza (1)?
   3.
   Rob. Avremo tempo a più pensare sopra di ciò, ma avendomi Voi detto, che sarei riputato alocco, se non sapessi rispondere a chi mi domandassero delii successi di questa nostra Patria mi avete fatto alquanto arrossire, e mi si è generata nel petto sì ardente voglia di saperli, che non lascierei per prezzo poter trovare alcuno, che a pieno me ne informasse, e però Vi priego sì per l'amore, il quale so, che mi portate, si anco per la lunga amicizia avuta con mio padre vogliate soddisfare al mio desiderio, ed informarmi di quel tanto che a voi ó noto.
   Giul. Non accade prieghi con me, né il lungo esordio, che vi amo di cuore, tanto più che il ragionare, ed il raccontare nelli vec-
   (1) Fa piacere che il Muzii chiami scienza la storia.

Scarica