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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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    13 --
   me ò detto, che le scritture, le quali hanno lasciate i nostri antichi non suppliscono a pieno a quanto bisogneria sapersi, e però sarà necessario lasciar molto cose, ed in alcune andar per congettura.
   Rob. Gran sodisfazione certo mi avete dato in questo vostro dire, perchè mi tenero sicuro, che non racconterete favole o figmen-ti, come sogliono fare alcuni, che ragionando di coso antiche raccontano le chimere, che si formano nella mente.
   Giul. Di ciò statene sicurissimo, che Io lascerò di ragionare di quel che non sarò più che informalo, o lo racconterò per congettura, o per dubbioso, ma le cose, che dirò per vere, mi offro mostrare, e provarle con autentiche scritture.
   Rob. Ora ditemi, quando questa nostra Patria ebbe principio, e forma di città.
   r'
   5.
   Giul. Perchè non trov > ak-ir eh' scrive la edificazione nò men per lettere intagliate in pietra, non posso far congettura; però dico non saperlo. Già potrei dire aver udito da uomini giudiziosi e ili conto, questa città essere più antica di Roma,e che dalli Troiani, che vennero con Antenore fosse edificala, ma non potendo ciò provare con autentiche scritture, ed avendovi Io promesso raccontare le cose, che si possono mettere invero, per questo il lascio di dire (1). É ben vero che Tolomeo ne fa menzione con tali parole Civitas Precutinorum Interamnia-, Nunc Teramnm (2) soggiunge il Commendatore e Plinio chiama Interamnati li suoi popoli, ed avendo questi due autori scritte le loro opere mille cinquecento e più anni addietro non si può negare, che non sia più antica del tempo nel quale costoro scrissero. Confermano poi la sua antichità le molte urne di creta, che di tempo in tempo, cavandosi in più luo-
   (1) Nei Dialoghi curiosi accenna anche a questa opinione incordando il verso d'un sonetto: piange il Troiano e sua colonia geme.
   (2) Civitas Precutinorum Interamnia; nunc Teramum, città dei Precutini, o Preluziani Interamnia, ora Teramo.

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