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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ghi dentro e fuori, non discosto dalla Città, e nel fiume Tordino ne furono trovate in mia presenza oltre a duecento ripiene di cenere, che stavano sotto terra ordinate a dirittura, rispondendo l'ima col-l'altra.per ogni verso. Ai lati a queste urne furono anco trovate alcune lucernole similmente di creta, che a vostro comodo ve ne posso mostrare cinque, o sei sp'zzate, ed una intera, nella quale con lettere antiche sta scritto Fortis (1). Alla fama della trovata di queste urne antiche concorsero molti cittadini in quella vigna (2), portandosene chi una, e chi un'altra nella propria casa, e fin ad oggi in un cantone di detta vigna ne stanno molti pezzi tra li rottami dell'altre anticaglie. E nell'anno 158G cacandosi le fondamenta delle mura della Sacristía nuova della Cattedrale ne furono ti ovate fin a dodici integre similmente ripiene di cenere, lo quali por comune opinione erano delli corpi del li uomini abbruciati secondo l'uso di quegli antichi tempi.
   Rob. L'urne sebbene ripiene di cenere de' corpi morti non però provano l'antichità nominate.
   Giul. Essendo proibito, e tolto l'uso di bruciare i corpi morti avanti l'anno centesimo di nostra salute non è dubbio alcuno che assai prima di tal proibizione la Città fosse edificata. A quanto si ò detto si aggiunge la testimonianza di alcuni marmi, e pietre antiche, nelle quali stanno scolpite lettere similmente antiche, l'avevano (3) in venerazione avanti, che Cristo nostro Signore assumesse carne umana, siccome voi stesso potreste vedere in un marmo spezzato, che ora sta nel solare della nave inferiore della Chiesa detta la Cattedrale non discosto dalla Porta maggiore, nel quale si legge Asilum Iunonis mancandovi la parola Sacrum (-1), forse rosa dal tempo, o per altra cagione tolta via; e nella Chiesa di S. Lorenzo
   ( i) Il Palma ricorda ancora altre ditte di fàbbriche coi nomi: Caia Decia Staberia, Vibiani, Faor, Lucius, Probus.
   (2) Non è ricordata superiormente alcuna vigna.
   (3) .... L'avevano: qui manca qualche cosa. Che il Usi riferisca a Giunone, e così i Teramani avevano Giunone in venerazione ecc.?
   (1) Asilum Junonis..,. Sacrum; Asilo Sacro a Giunone.

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