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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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   cresceva per il concorso de' soldati invecchiali, impotenti, ed impediti e delli popoli a lor benefattori, che erano accettati nella cittadinanza. Laonde il Senato a tempo faceva elezione di alcuni giovani non già di poco numero, e li mandava ad abitare or una, or un'altra città a Roma soggetta. E Tito Livio, Lucio Floro, Cornelio Tacito, Dione Cassio, Gaio Plinio ed altri antichi autori fanno menzione di molte città fatte colonie de' Romani, non solo d'Italia, di Germania, della Gallia, e della Spagna, ma della Grecia, di Soria, di Egitto, e della costa di Africa. E sebbene li predetti autori non nominino questa Città per colonia de' Romani, nondimeno non essendo tutte le cose scritte dagli antichi per quel che ora sono per dire, tengo al fermo, come ho detto, questa città sia stata colonia de' Romani, e primo per la voce passata a noi di età in età, la quale fa gran fede in testimonianza delle cose antiche: Secondo è l'autorità del Campano, il quale dice Nonnulla indicant Teramum Martialem fuisse Coloniam duclam a T. Tatlaieno (1): Terzo sono i superbi, e sontuosi Edifìcii pubblici, e privati, de' quali oggidì si vedono alcune reliquie, e vestigli: Quarto sono 'e statue antiche, le pietre intagliate, che poi vi dichiarerò: Quinto sono le molte altro pietre, e marmi, sui quali stanno scritti Epitaffi con lettere anliehe intagliate, ed i nomi degli antichi Romani: Sesto il gran numero di medaglie, e monete di argento, e di bronzo dei Consoli, e dei primi Imperatori Romani, che in un luogo detto il Trasoro non lontano dalla Città sono trovate.
   7.
   Rob. Io non so, nè posso considerare ove siano i sontuosi edifìcii che voi dite.
   Giul. Ho detto, che ora si veggono le reliquie, ed i vestigli delli sontuosi edifìcii, non che stiano in piedi, i quali vi mostrerò ad uno ad uno. E prima di ogn'altro la nave inferiore della Cattedrale era il Tempio dedicato a Giunone Lucina, così dice il Campano; cosi la voce passata a noi da età in età, il quale quanto sia slato magnifico e superbo ne fanno fede il Musaico, il lastrico, e le gros-
   (1) Molle cose danno indizio che Teramo sia sfata colonia mililarc condotta da Tattaicno.

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