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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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   se, inanellate, sfogliate, e ben intagliate colonne antiche di marmo, che in essa sono. A lato a questo tempio era l'Anfiteatro, del quale fin ad oggi si vede la sua forma, gli Archi, e le scalate, benché in gran parte minate, e ripiene di terrazzo. Le Terme poi dicono molti che fossero dove ora sono lo due case di Zenobio Flastella, quelle degli Urbani, e le altre convicine, contigue all'Anfiteatro, nelle quali si veggono grosse, e ben costrutte muraglie con superbi archi di grosse pietre tra veri ine, che se non vi fossero sopra nuove fabbriche. ma si vedessero solo le antiche reliquie non si conoscerebbe differenza, fuorché nella grandezza delle ruine delle Terme Anto-niane di Roma (1). Queste anticaglie che ò detto, e le altre che son per dire, per provare, che sian vere, come ò detto, non vi basterà solo udirle raccontare, ma con i proprj occhi vedere. Dove ora è l'orto di Reslonio Castellici, ed il Cortile e gli orti di Muzio Muzii è stato un superbo, e suntuoso Palagio, che alcuni hanno detto essere stala la Curia, che a quei tempi in Roma n'erano molte, ed a sua imitazione nelle città Colonie.
   Rob. lo son pratico del Cortile e degli Orti di Muzio e non ci ò veduto Cosa alcuna che dimostri antichità.
   Giul. È vero, che oggi altro non si vede di antico che le reliquie di certe grosse muraglie fabbricate con pietre rotte, breccie, calce e pozzolana, che le rendono di tal maniera forti, che difficilmente, e con lunghezza di tempo si potrian finir di diroccare. Ma nell'anno 1501 cavandosi nel Cortile di detta casa un pozzo di acqua, fu trovato due canne sotto terra un pavimento di musaico di diversi colori sopra un lastrico di un palmo di altezza, il quale era fabbricato su certe tegole di terra colta , stando ciascuna tegola sopra quatti') colonnette di mattoni quadri con pari intervalli distinte, potendo tra l'ima e l'altra colonnetta camminar commodamente un uomo per ogni verso, andando però alquanto chino ; cose che diffidili mente vi posso dare ad intendere , ma chiunque a quel tempo le vide, ne restò ammirato.
   (1) Qui si fa cenno con indefinitezza del Teatro, dell'Anfiteatro e delle Terme. Il Muzii vide queste nell'Anfiteatro dall'uso dell'arena a naumachie e dai segni che vi riscontrò di aquidotto.

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