Stai consultando: 'Della Storia di Teramo. Dialoghi sette', Mutio deģ Mutij

   

Pagina (78/417)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (78/417)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deģ Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   - 19 
   intaglialo, de' quali ne furono fatti tre monlicelli nella pubblica strada. E nella Casa di Durante Mezocello, cavandosi pur per conto di fabbriche nell'anno 1586, ci furono trovate pił pietre di sottile intaglio e tra l'altre una gran colonna incanneilata, che oggi si vede davanti la sua casa. E nell'anno 1584 cavandosi per abbellire il primo chiostro del Convento di San Francesco, ci furono trovate nel terreno mobile piccole figure di bronzo, che chiamano idoli; medaglie, similmente di bronzo; colonne rotte, ed altre pietre, e marmi di sottil lavoro, ed al fine un pavimento di tavolette di porfido , tutte di una fattezza, di un palmo lunghe, e quattro dita larghe, che a vostro piacere ne posso mostrare una donatami dal P. Guardiano del luogo, al tempo che fu trovata. Nell'anno 1598 cavandosi nella cantina di Domenicantonio Rosa, per cagione di fare l'appoggio, seu colonnette, per la lamia della saletta, fu trovata una gran pietra tra-vertina di selte palmi lunga, e quattro larga, la quale da una parte a capo si vedeva, ed attualmente si vede in sua casa sufi' entrar della porta a modo di cornicione, ed un'altra, meno grossa della detta, ma pił gentile, con alcuni ferretti impiombati, la quale fu considerala fosse servita per qualche bottega, che poi fu lavorata da Mastro Melchiorre Bono scarpellino di questa Cittą, e ne fece due coc-ciolini di acqua santa per la Chiesa dei PP. Minori Osservanti di S. Antonio Abate della Cittą di Atri (1). Di pił nella detta Casa, nell'estremitą del Cortile a ledere, fu trovata una grande urna capace di salme sei di grano, la quale il dotto Domenicantonio fece cavare, ed oggi si vede appoggiata al muro di esso Cortile, che a vostro commodo, passando per la sua Casa, potrete vedere. Potrei dir di molte altre parti della Cillą, nelle quali sono state trovate pietre di soltil lavoro, e finissimi marmi, ma lascio di dirle per non pił tediarvi. Basta , che in pochi luoghi ei cavi nella parte inferiore della Cittą, e quanto chiudono i due nostri fiumi, che si trovano nobili anticaglie intiere e spezzate, di pietra, di bronzo, o di vetro,
   (11 Mastro Bono č da aggiungere al numero degli artefici sconosciuti pei lavori ricordali. Questi oggi non itili si trovano e, a detta del CU. nostro amico, l'rof. G. Cherubini, non dovevano essere di fina fattura.

Scarica