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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   e questo sia detto per Ja terza dimostrazione, che la Città sia slata Colonia de' Romani. Or venendo alla quarta, che sono le statue, e le pietre figurate, dico che già sapete , che al lato al muro della Chiesa di S. Spirito sta una grande statua di marmo di tutto rilievo con abito all'antica, ed in molte pietre fabbricate nei muri de' nuovi edificii si vedevano piccole statue di mezzo rilievo con abiti similmente antichi, ed in alcune altre stanno scolpili trofei simili a quei di Roma, siccome potrete vedere in una delle colonne a man destra della nave inferiore della Chiesa Cattedrale, ed in una gran pietra avanli la Casa di Gio: Filippo Cianci, la quale per la sua eccellenza meriterebbe esser comprata dal pubblico, ed in pubblico luogo fabbricata per memoria dell'antichità, e nobiltà della Città. Si veggono anche molte altre pietre, delle quali sono intagliati capi di Fauno, li due cortelli e vasi, che si usavano negli antichi sacriflcii al tempo dei Dei profani. La quinta dimostrazione sono li molti epitaffi intagliali in pietre, ed in marmi con lettere antiche, e nomi degli antichi romani.
   RoJ). Io non ho fatto mai pensiero delle pietre intagliate, fuorché dalla statua grande al muro dello Spirito Santo (1) nemmeno so in qual parte della Città si veggono gli epitaffi (2), che voi dite.
   Givi. Li so io, se non lutti, la maggior parte, ed il primo, che mi viene a mente è quel del solare della Chiesa Cattedrale sotto il Pulpito. Il secondo, è nel primo orto del Convento di S. Domenico. Il terzo, uscendo dalia Piazza per andare verso S. Spirito, nel muro della Casa di Matteo Sanza. Il quarto , nella strada del Trivio , nel muro della Casa di Paolo Stammocco. Il quinto, avanti la Casa di Valerio e Matteo Mezocello. Il sesto, dentro la Casa degli eredi di Livio Iacomelll. Il settimo, dentro la Casa di Sulgitto Pellicciante. L'ottavo, avanti la Casa di Simone Salamita. Il nono, nella strada di là da S. Maria a Bitetto. Il decimo ed undecimo, nelli muri a man manca andando dalla Piazza verso la Chiesa di S. Slefano (3).
   (1) Anch'oggi vi ai vede e si conosce col nome di Sor Paulo.
   (2) Ovvero iscrizioni.
   (1) Questi epitaffi, o iscrizioni, non si leggono più ai jiosti descritti e nella maggior parte sono andati perduti.

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