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e 1164 dopo cho da Romolo era stala edificata, fa piuttosto per fame, che per t'orza di armi presa, saccheggiata, ed in gran parte distrutta, ed allora Roma, che aveva soggiogati tanti regni, e provincie, e data legge a tatto il Mondo, cominciò a non essere Roma. I prigionieri fatti dai Goti furono pochissimi, essendo le genti per la maggior parte morte di fame; ed Alarico, perchè era cristiano, aveva vietato che non si fosse fatto dispiacere a coloro, che si e-rano salvati nella Chiesa di S. Pietro, e di S. Paolo. Stette Alarico in Roma solo tre giorni, poi se ne venne in queste provincie, che ora con un sol nome è chiamato il Regno di Napoli, scorrendole tutte fin all'ultime parti di Calabria, ponendo a sacco, ed a mina tutte le città, e luoghi, onde passavano, e credo, che questa nostra Patria non fuggisse la loro rabbia, ma che da esso fosse saccheggiata, malconcia e distrutta (t).
Rob. Qual ragione vi muove ad avere opinione, che la nostra patria fosse distrutta dai Goti ?
Giul. Le ragioni, e veresimilitudini sono molte, ma tre sono le potissime, delle quali la prima è, che i Goti non essendo stipendiati, ma simili ai venturieri di questi nostri tempi, non ubbidivano nel far male ai loro Capitani, e perchè erano barbari, e di natura ferini, godevano in uccidere gli uomini, ed in saccheggiare le città, anzi per ogni menoma occasione le ponevano a ferro ed a fuoco ; talché non è fuor di ragione credere, che arrivati in questa Città, per piccolo attacco la disfacessero. La seconda avendo Io detto, che questa Città negli antichi tempi de' Romani fin alla venuta do' Goli sia siala abitata, l'ò provalo perle relique degli antichi edifici i, che finora si veggono, per le lettere intagliate in pietre, e per il gran numero di medaglie, e monete dei consoli, e di tutti gl'Imperatori fin ad Onorio; e non avendone veduta pur una degli Imperatori, che dopo Onorio succedettero, ne meno scrittura, nè altro segnale che dassero indizio di abitazione, mi l'anno credere, elio mentre i Goti
(I) Dalle rovine del sottosuolo disposte in ire strati a certa disianza l'ini dall'altro si argomentano tre distruzioni ddla città. La prima dorè accadere all'epoca preromana, la seconda al lem-lio voluto dal Muzii e la terza al 1155.