dominarono l'Italia, fosse disabitata. La terza è l'autorità di s. Gregorio Papa in una sua epistola, registrata anche nel decreto, il cui titolo, e rubrica così dice Gregorius Passivo Episcopo Firmen-si de Civitate Aprutina diu suo Pastore viduaia (1) poi comincia l'epistola: Bene novit fralernitas vestra, quam longo tempore Aprucium Civitas pastorali soliicitudine sit destituía (2J E credo, che quel lungo tempo avesse principio, quando i Goti vennero in queste parti, e fosse durato fin al tempo, che s. Gregorio era sommo Pontefice.
Rob. Quanto avete detto ha del verosimile: ma in ultimo poco importa, vero o non vero che sia. Or se questa città fu distrutta da Goti, da chi poi fu riedificata ?
11.
Giul. I Goti dominarono l'Italia sotto diversi Re poco più di cento anni, quasi sempre pacificamente; ma succedendo all' Impero Giustiniano di tal nome primo, e volendo liberare questa più bella parte del suo dominio dalla tirannia dei Goti, vi mandò alla loro distruzione un esercito guidato da Belisario, valoroso capitano il quale dopo molte battaglie avute co' Goti, assediò Ravenna , e la prese insieme con Yitige loro Re, che vi si era fortificato , e lo mandò prigione all'Imperatore. Essendo poi Belisario per altri bisogni dell'Impero richiamato a Costantinopoli, i Goti riuniti elessero Theja per loro nuovo Re, e cominciarono ad infestare l'Italia, e Roma. Onde l'Imperatore vi mandò Narsete, similmente capitano valoroso, e di raro giudizio; il quale avendo debellato, ed ucciso il re Theja, dopo 'Potila, ultimo re dei Goti, soggiogò il loro dominio, ed estinse del tutto i loro nomi, circa l'anno 500. Morì poco appresso Giusti-
(1) Gregorio a Passivo vescovo fermano, intorno la Diocesi A-prutina, vedova da lungo tempo del suo Pastore.
(2) Ben conoscere vostra Fraternità da quanto lungo tempo Aprucium sii privo della pastorale sollecitudine, ecc. In qualche lesto la parola Civitas non si legge.