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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
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   e Teramo, inutilmente; i Baroni di Miano , Caprafico , Forcella ed altri dichiarati ribelli; gli uomini di queste terre riparano in Teramo. Nobili della Città. Pace tra Aragonesi e Angioini; riscatto eli Carlo II.  li. A-scoli in contesa con Teramo; pace di Atri a mediazione elei Cardinale di S. Giorgio: della simpatia tra Ascolani e Teramani. La Città, esente da tributi, lino alla line elei secolo XIII, vi ó sottoposta; in compenso, riceve il diritto el'impor gabelle; è privata dal Re elei diritto eli eleggere il Giudice, e vana rimostranza a Carlo per mezzo eli potenti Baroni Romani; é governata da Capitano regio. Il Vescovo abdica la signoria della Città.  15. Il Regno eli Roberto; le coso della Città sotto il regno di lui; Ripa Rattieri donata a Corrado Acquaviva; la Università eli Teramo compra il Castello di Molitorio. Roberto e i suoi Agli; marita Giovanna con Andrea di Ungheria; rimasta vedova, passa a seconde nozze con Lodovico di Taranto; esce dal Regno e vi entra Lodovico d'Ungheria ; vi torna colla mediazione eli Clemente VI; morte eli Lodovico Principe di Taranto.  16. Privilegio eiella liera libera di S. Domenico; questo privilegio è occasione ad una osservazione cronologica sulla durata del Regno eli. Lodovico eli Taranto, e questa osservazione , ad una digressione sulla veridicità delle Storie, e della moralità degli Storici. Ricchezza di documenti per le cose di questo tempo; llera generale della Pentecoste ; regio assenso, che conferma la potestà el'impor gabelle; si dà facoltà di comprare parte del Castello di Poggio Cono ; la Città è reintegrata nel possesso di Monticelli); é assicurata che alcun Napoletano non verrà a governarla; indulto generale; le cose civili, al Bajulo ; le criminali al Capitano; si confermano tutti i privilegi anteriori (1353); altri privilegi, provvedimenti, acquisti di Castelli ecc. Grande concordia e pace dei cittadini, turbata dai fratelli Ventura; son vinti e uccisi con la maggior parte della loro banda al Castello di Miano, e in Teramo.  17 Vescovato di Niccolò degli Arcioni; edifica la Porta maggiore della Cattedrale; ampliamenti ed ornamenti dentro, e nella Città; peste del 1348, e numero grande elei Banditi nel Regno; la Regina Giovanna ha quattro mariti e un figlio; s'immischia nelle querele della elezione di Urbano VI, ed Ei la priva del Regno, dandolo a Carlo di Durazzo. Carlo prende la Corona in Roma e viene con forte esercito a Napoli; fazione con Ottone eli Brunswick, quarto marito eli Giovanna che cade prigione. Buccinandosi dei maneggi di Urbano per dare il Regno a Carlo di Durazzo lilla ? dotta segretamente Luigi Duca eli Angiò , che apparecchia un esercito per venire a Napoli ; Giovanna ó morta nel Castello di. Muro.
   Le cose delle quali si parla in epiesto Dialogo sono accadute dall'anno 1149 all'anno 1382.

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