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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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   che '1 volevano uccidere. Onde Onorio IV. Sommo Pontefice, essendogli dal Re Carlo, mentre viveva, raccomandato questo Regno, ne tolse la protezione, e mandò in Napoli Gerardo Cardinale Sabinese, che come Legato Apostolico il governasse. A quel tempo alcuni Baroni del Regno per odio, che portavano al morto R ; Carlo, vedendo, che il Figlio si trovava prigione del Re di Aragona suo capitale nemico, ed avendo per fermo, che non dovesse mai più riacquistare la libertà, si ribellarono. Fra quali Baroni fu un Gualdieri di Bel-lante, di cui non so il cognome, per essere in tutte le scritture da nio vedute chiamato sempre col semplice nome Dominus Gualde-rrus de Beliamo col quale si erano collegati i Signori de Castelli, che poco stante sono per nominare; e raunato un Esercito tumultuario infestava tutte quelle parti con animo credo di divenire Signore. E sebbene fé' molti danni alle possessioni, Ville e poderi, non però ebbe la Città (1) in dominio. In questo mezzo il Magistrato unitamente con quello di S. Flaviano, che similmente aveva resistito all'empito di Gualtiero, già impadronito del resto dei vicini luoghi, ricorsero al Legato della Marca, avendo come ho già detto il Sommo Pontefice tolta la protezione del Regno. Il quale s'intromise, e si oprò in modo, che Gualdieri desistè dalle molestie, e con giuramento promise sotto gravi pene ritirarsi al suo stato, e per l'avvenire non più molestare questa Città, nò la Terra di S. Fiaviano. Ma ciò le' maliziosamente, per coglierle alla sprovista, ed occuparle. Onde il di (i di Maggio del 1280 die molte scorse alla Terra di S. Flaviano con un poderoso Esercito a piedi, ed a cavallo e le fe' dare un feroce assalto, li sebbene la Terra era mal presidiata, tenendosi sicura per la tregua, e per ii giuramento dato da Gualdie-ro, nondimeno non la potè prendere, essendo miracolosamente difesa da quel s. Protettore, ed Avvocato di detta Terra. Se ne vennero poi alla volta di Teramo, saccheggiando, e depredando tutti i luoghi aperti, che per viaggio trovarono. Poi posero 1' assedio intorno alla Città facendole dare spesse volte assalto. Onde un giorno
   (1) Teramo.

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