Stai consultando: 'Della Storia di Teramo. Dialoghi sette', Mutio deì Mutij

   

Pagina (131/417)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (131/417)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   torio de Teramo Judex ad contractus Terrarum Ecclesiae Apru-tinae, eie. Nobilis Vir Jacóbus Filius, quondam Domini Roberti de Morrieono et Frater Manfredi, qui óbiit ab intestato absque film, et per consequens dictus Jaeobus heres dicti Manfredi con-sensientibus, et volentibus Venerabili Patre, et Domino, Domino Rugerio Episcopo Aprutino, et Capitulo eiusdem Ecclesiae.... Domino Angelo Eusarii Praeposito dictae Ecclesiae Domino Nicolai) de Sylva ejusdem Ecclesiae Aprutinae Yconimo, et aliis Domini* Canonicis ratificavit, acceptavit, et firmavit, tanquam heres, et legitimus Successor Manfredi praedicti Venuto Magistri de Teramo Sindico Universitatis ejusdem omnia pacta, conventiones, donaiiones, et concessiones factas de omnibus suis juribus, et a-ctionibus realibus, et personalibus consistentìbus in Castris ca-stellariis, demaniis. et Vaxallis.. In Castro Morrieono, Tezzano, Rocca Tonisca, Podiolo, Joanello, Frontino, et a Teramo supra versus Montaniae partes etc. Ilo voluto solo leggervi questo contralto, e vi potrei anco leggere un altro dei 15 Gennaro 1290, nel quale si nominano i Canonici, e molti Cittadini con titolo di Signori, per farvi sapere, che fin da quel tempo la Città era abitata da Nobili.
   Rob. Non si può negare e tenere il contrario. Ora ditemi per qual caosa nel principio del contratto sta scritto Dominante Domino Carlo juniori, e non dice regnante Rege Carolo (1).
   Giul. Perchè Carlo si trovava a quel tempo, siccome un' altra volta ho dello, carcerato del Re di Aragona, e vi stette fin all'anno 1289, nel quali1, essendo fatta pace tra gli Aragonesi, e Francesi Carlo fu lasciato libero. Venuto poi in Roma il giorno della Pentecoste di detto anno fu da Papa Nicolò IV. investito, e nominato Re, ed allora cominciò a titolarsi Re Carlo II.
   (1) ... dominante domino Carolo juniori [juniore] e non dice: regnante Rege Carolo; dominindo Carlo il giovane, ossia il II. e non regnando Re Carlo (li).

Scarica