15.
Giuì. Fin all'anno 1309 del quale nel mese di Maggio passò a miglior vita. E nell'istesso Anno fu investito e coronato Re Roberto suo terzogenito da Papa Clemente V. in Avignone, ove a quel tempo la Sede Apostolica iacea residenza: nonostanti le pretendenze di Carlo Uberto Re di Ungheria, Figliolo e successore di Cario Martello primogenito del Re Carlo II.
Rob. Tanti nomi di Carlo mi confondono il cervello.
Giul. Se leggete le Istorie del Regno ne sarete raguagliato a pieno. Io siccome un'altra volta ho detto, non vo' ragionare di loro, ne meno degli altri Re, se non per quanto sia necessario, per non interrompere il filo del nostro ragionamento.
Rob. Dite dunque i successi di questa Città, mentre il Re Roberto regnò.
Giul. Sebbene ho letti molti privilegi!, e scritture , che fanno menzione di Lui, nondimeno altro di sostanza non ho trovato, che le seguenti. E prima nel 1306 vivente il Re suo Padre , essendo morto senza legittimi Eredi, Tommaso di Lorenzo, Signore per la terza parte della Ripa Rattieri, la cui giurisdizione era ricaduta alla Chiesa Aprutina, della quale a quel tempo era Vescovo Raimondo Acquaviva, esso Vescovo col consenso del Capitolo e Canonici A-prutini, la die' in clono a Corrado Acquaviva. E bisognandoci il Regio assenso, l'impetrarono da Roberto, che essendo Duca di Calabria, governava il tutto; il quale assenso così comincia. Robertus Locumtenens Serenissimi Regís Caroli II. Dux Calabria,e etc Sane Dominus Corradus de Acquaviva fidelis, paternus, devotus noster sua nobis expositione monstravìt, quod Venerabilis R. Dominus Rainaldus Dei gratta Episcopus Aprutinus curn consensu, et volúntate Capituli, et Canonicorum Majoris Ecclesiae Aprutinae eie. Poi segue il detto assenso. Ilo anche letto, che l'Università nostra nell'anno 1327 comprò la Terra di Slontorio (a quel tempo Castello, che oggidì se ne vede) privilegio , il quale così comincia Robertus Dei grafia Rex Sieiliae, et Hierusalem etc. Universis hominibus Civitatis Ter ami, et Districtis ejus Fidelibus suis gra-