Dialog» Terzo
ROBERTO GRANDINI E GIULIO DE' FABRICO
INTERLOCUTORI
SOMMARIO
L I due Interlocutori lamentano la triste fine di Giovanna I. I Conti e le Città mandano in Napoli ambasciatori a Carlo per prestare ubbidienza. 2. Teramo città forte: la Cittadella, i Fossati, le Mura, le tre Porte della Piazza. 3. Luigi di Angiò entrato nel Regno è battuto e muore a Bisceglie, Carlo riduce alla obbedienza le Città clie si erano ribellate. Urbano va in Napoli. Querele fra il Papa ed il Re per diffidenze. Chiamato Carlo, per la morte di Lodovico, al Regno d'Ungheria, affida il proprio alla Regina Margherita, e va a prendere quella corona: muore proditoriamente. 4. Teramo e Campii comprano il Castello di Amano. Ladislao e Giovanna figli di Carlo: turbolenze: i contendenti i e pretendenti della Corona di Napoli: Margherita ripara in Gaeta. 5. Estensione, fuochi e ricchezze della città. Edifici pubblici e privati; la chiesa di S. Matteo: chiesa e convento di Santa Maria delle Grazie : Beato Giacomo della Marca. Della nobiltà teramana. 6. Teramani illustri. 7. Dei Melatini, già di onore, ora di vergogna e di danno alla Città: Errico, aspira alla signoria di Teramo: gli si oppone Antonello De Valle, ed é cacciato coi suoi aderenti. Antonello usurpa la signoria. Della sua Casa, e particolari interessanti della sua vita: sua tirannide. Una comparazione: Nicolò di Rienzo, come finisce Antonello; Errico Melatino torna coi suoi dall'esilio; si lega con Antonio Acquaviva: assaltano il Palazzo di Antonello, e lui uccidono; onte fatte al suo cadavere: la Casa è rasa e vi si edifica un pubblico macello ad insulto, poi una torre di legno, lu-