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dibrio carnevalesco dei macellai. Della sorte della famiglia De Valle.
8. Se Antonio Acquaviva tenesse signorìa nella Città. Notizie genealogiche degli Acquaviva , Andrea Matteo. 9. Si ritorna alle cose del Regno: il Cardinale Acciaioli, mandato da Bonifacio IX a Gaeta per la investitura di Ladislao. Lettere di Re e di Papi alla Città. Una stizza di Roberto perché Teramo é chiamata Terra e non Città è rintuzzata da Giulio. 10. Fine della guerra fra Luigi di Angìò e Ladislao: Andrea Matteo Acquaviva generale di Ladislao. 11. L'Acquaviva é ucciso in Teramo da Errico Melatino, Errico Melatino ucciso dai De Valle con altri Cittadini, son tra questi i Muzi. Stipite nuovo e antichità di questa Famiglia. Nuove e grandi inimicizie in Città, e morti. Educazione di Francesco Muzi ; suo matrimonio con Ctemenzia , ultima dei Fazii.
12. Se gli Acquaviva abbian tenuto la Città in signoria: notizia dei figli di Andrea Matteo. 13. Ladislao sposa la principessa Maria: dà in moglie ad Antonio Duca di Atri la figlia Caterina; feste in Taranto. Antonio muore senza prole; il Ducato passa nel fratello Pietro Bonifacio; la vedova Caterina sposa Tristano di Cliiaramonte, cui porta in dote il Contado di Copertino; illustre discendenza. 14. Cose della Città: Ladislao rimette gran parte dei tributi; conferma privilegi giurisdizionali: indulto generale con esclusione dei De Valle e dei Melatini ; Stefano Carrara Vicario in Abruzzo: per la morte di Ladislao vi sisorgono le fazioni, tornano gli esiliati: contesa tra gli Antonella o De Valle e i Melatini; miseria. 15. Giovanna II; sue tresche con Pandolfello; suo matrimonio col Conte Giacomo della Marca; prende il Castelnovo; morte di Pandolfello, carcerazione dello Sforza: gli Uffici del Regno dati a francesi: Lordino Gran contestabile in Abruzzo; liberazione dello Sforza; Lordino tenta invano di entrare in Aquila: sollecitato dai Melatini, si volge a Teramo; consegue con inganni di entrare in Città; ha la Cittadella; la Regina manda il Carrara a ristabilire la unione; pace apparente; gli An-tonelli sorprendono la Città ; rovina dei traffici e delle mercature; i mercanti fiorentini abbandonano la Città: le gravi angustie del Regno impediscono alla Regina, di provvedere a quelle eli Teramo. 16. La fazione Angioina risorge. La Regina, manda lo Sforza contro Braccio, vinto, è privato dell'ufficio: il Papa, sdegnato, favorisce Luigi III: lo Sforza al servizio del Pretendente; vien sopra Napoli; la Regina si volge ad Alfonso di Aragona; patti; Alfonso viene a Napoli con Braccio; Giacomo di Monaldi da Perugia prende possesso di Teramo; ripigliano i traffici; benevolenze della Regina. 17. La Università nostra rientra nel possesso della metà del Castello di Amano, ritoltale già da Giovanni Novello di Sora. La Regina si guasta con Alfonso; Braccio si ritira in