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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

    
   mente Antipapa, e per acquistare il Regno a se debito, com'Egli diceva. Il Re Carlo udito la sua mossa, si preparò alla difesa, assoldando genti, e ponendone alcune in presidio delle Frontiere, e tra le altre Città, mandò a presidiare questa, cred meiosi, che Luigi col-l'esercito se ne venisse per la via piana della Marina.
   2.
   E fate conto, che a quei tempi questa Città era la più cara tenuta di tutte le Città, e Luoghi di Apruzzo; si per essere posta nell'entrata del Regno; si anco per essere in se stessa forte secondo il combattere di quei tempi ed anco per esservi una ben munita fortezza detta per più proprio nome la Cittadella.
   Rob. Ov'era a quel tempo la Cittadella ?
   Giul. A lato della Chiesa di S. Leonardo non discosto dalla Porta Vezzola (1), ove finora si veggono i vestigii, e le reliquie delle grosse muraglie, e la piazza ritiene il suo antico nome, la quale fu disfatta circa cinquantanni dopu questo tempo, del quale ragioniamo, che un'altra volta ad altro proposito vi dirò per qual cagione.
   Rob. E la Fortezza di essa Città in che cosa consistea ?
   Giul. Sebbene oggi, per essere introdotto l'uso delle artiglierie, e degli Archibugi par che la Città non sia forte; nondimeno a quei tempi, che il nerbo degli eserciti erano gli Uomini d'Arme ed altri Soldati a Cavallo, ed i Soldati a piedi andavano armati per lo più di ronche, spiedi, partiggiane, rotelle, e simili, poco nocumento potevano fare a luoghi assediati, e le guerre per lo più si finivano con i fatti d'arme in Campagna. Talché questa Città non altrimenti, che con lungo assedio, e con gran mortalità di assediati per mezzo di bellici istromenti saria presa, perchè da due parli, come sapete ha profondi fossi, e da altre alte ripe. Era, ed è circondata di forti,
   (1) Oggi non sono più nè runa, nè l'altra. Solo ì loro nomi vengono dati alla Parta e al Quartiere o rione di quella parte della città.

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