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grosse, libere e merlate muraglie con torrioni 1' un, dall' altro con proporzionata misura, ben ripartiti: aveva a quei tempi, anzi 25 anni addietro ciascuna porta principale la sua ritirata similmente chiusa con porta, e sopra le porte i Varvacani, ed anco dentro la Città era un'altra ritirata dove ora é il Portone di S. Francesco (1), ed un'altra per ultimo rifugio era nella Piazza, la quale con tre Portoni si poteva chiudere.
Rob. Ov'erano i tre Portoni della Piazza, giacché oggi non si veggono ?
Giul. Uno era a lato al Palaggio del Vescovo nell'entrare della Piazza superiore, un'altra (2) a lato della Canonica della Gatedrale, ed un altro non discosto dal Palaggio vecchio del Magistrato.
Rob. Perchè son disfatti questi portoni, atteso che rendeano la Piazza negl'incidenti, che possono occorrere più forte, e più sicura ?
Giul. Giudicandosi la Città, per essersi ritrovato nuovo modo di combattere, non esser forte, furono disfatte (3), per abbellire, e slargare la Piazza, e le strade.
Rob. Sapresti quando furono edificate (4)?
Giul. Noi so appuntino, ma tengo, che fosse al tempo del Re Carlo II, nel quale avendo il Vescovo lasciata la Città nella dominai libertà, Egli ne prese più pieno possesso. E ciò dico, perchè in cima di ciascun Portone stava l'arme dei Re Angioini, intagliata in pietra, una delle quali si conserva alla sala del Palaggio novo dei Signori del Regimentó.
Rob. All'ultimo poco importa saper questo di certo. Ora vorrei, che seguitaste a dire, se Luigi venne in Regno, e che seguì dopo la sua venuta.
(1) Oggi esiste la sola chiesa di S. Antonio, allora di S. Francesco. Il portone era propriamente presso la casa Muzii al corso da un lato e la casa Satini dall'altro.
(2) Altro.
(3) Disfatti.
(4) Edificati.