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Givi. Vi erano, oltre della Cattedrale la Chiesa di S. Spirito, di S. Maria a Bitetto, di S. Pietro, di S. Giacomo, di S. Marco, di S. Luca, di S. Stefano, di S. Leonardo, di S. Maria Madalena, (1) di S. Caterina ed alcune altre, ma tutte picciole, come sapete.
Rob. Voi non avete nominata la Chiesa di S. Maria delle Grazie, ne meno la Chiesa di S. Matteo, ora quello Convento principale de Minori osservanti di questa Città, e questo Monastero di Monache.
GiuL La Chiesa, e luogo di S. Matteo, sebbene prima era ospedale è fatto Monastero di Monache cinquant'anni addietro, e quella di S. Maria delle grazie nell'anno 1462 fu fatto Convento de frati osservanti di S. Francesco in occasione, che predicò in questa Città il Beato Giacomo di Montebradone detto della Marca, essendo per prima con titolo di S. Angelo Chiesa, é Monastero di Suore. Il simile dico delle Chiese di S. Maria Annunziata, di S. Maria della Misericordia, di S. Antonio abbate, e di alcune altre, che sono fatte Chiese dopo l'anno 1400 di nostra salute.
Rob. Io resto sodisfatto di quanto avete detto circa le ricchezze, ora vorrei sapere in che consistea la nobiltà di questa nostra patria.
Giul. La nobiltà di qualsivoglia Città [ tra le altre condizioni ] consiste in esser abitata da Cittadini Nobili. In questa Città adunque a quei tempi erano molte famiglie nobili, Signori di Castelli , discesi da quelli, che la vennero ad abitare nei primi anni della sua riedificazione, le quali famiglie ora sono tutte estinte, cioè Me-latini, Paladini, de Valle, Iacobelli, Tezzani, Gualdieri, Fazii, Leij, ed altre, le quali poco prima, e dopo questi tempi, de quali ragionamo, partorirono, Vescovi, Guerrieri, ed altre persone distinte
G.
Rob. Tre cose in quest'ultimo vostro dire mi si offriscono nella mente di domandarvi ad un tempo. La prima se i Melatini erano diversi dai Paladini, avendo Io più volte udito, che il cognome di
(1) Chiese non più esistenti, eccetto la Cattedrale, S. Spirito e S. Luca.