dei Cani. Fu poi dai fondamenti diroccato il suo palazzo, ed ordinato, che ivi perpetuamente per vilipendio del Tiranno si facesse il Macello delle carni venali, il che fu per un tempo osservato, ma essendo per più commodità dei cittadini il macello trasferito altrove, il Magistrato ordinò, che nel luogo, ove si faceva il macello si fabbricasse un castello di legname, che in ogni anno nell'ultimo giorno di Carnevale dai macellari coll'interiora, e sterco degli animali fos-sesi combattuto, avendo continuato tal combattimento fin al tempo, che Io ero fanciullo.
Rob. Gran confusione, e rumore credo Io fosse in quel giorno nella Città, grandi allegrezze da una parte, e pianti da un'altra.
Giul. Pensate.
Rob. In questa rientrata fu ucciso solo Antonello.
Giul. Già vi ho detto, che i figlioli e nipoti erano andati a caccia, con i quali andarono alcuni dei loro più intrinseci. Le guardie non furono tocche, ne meno le donne, avendo così ordinato il Conte.
Rob. I Figlioli di Antonello, che fine fecero ?
Giul. Similmente cattivi, e poco stante ragionaremo di loro, ed il Vescovo Pietro vinto dal dolore, e dai pensieri, divenne amente, ed il dì 22 di Febraro del 1396 passò a miglior vita.
Rob. In fine sebben la fortuna par che favorisce a tempo i tiranni, alzandoli in alto, all'ultimo poi vergognosamente periscono, non arrivando al mezzo dei loro giorni.
Giul. Non è meraviglia, che i Tiranni moiano vituperosamente, perchè se ciasun Uomo è obbligato per quanto può, e sà, difendere, favorire, sovvenire, e magnificare la propria Patria, e colui, che di ciò manca commette peccato grave, quanto sarà gravissimo il peccato di quello, che la usurpa, la lacera, e la tirannizza ? Crediamo forse, che Iddio non abbia cura, e pensiero di queste cose inferiori! Ha pur detto. Ego sum Deus vester, forlis zelotes, visitans iniqui-tates patrurn in fìlios usque ad tertiam, et quartam generationern. Talché essendo l'iniquità l'opposto dell'equità, la quale vuole, che ognun viva del suo non dobbiamo maravigliarci, che i tiranni Uomini iniquissimi, che vivono sempre degli altrui sudori, faccino cattivi, e pessimi fini. Né meno é maraviglia,, che in questa Città siano state tante famiglie anliche, perché argomentando delle minac-cie di Dio, da me di sopra addotte son di opinione, che siano estirpate per permissione del nostro Signore, per castigo di quelli, che