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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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   sua morte. Accettò Alfonso l'invito, e disse voler venire a difendere la Regina, ma voleva, che conducesse a suoi stipendii Braccio, ed il suo esercito. Braccio similmente accettò con condizione, che l'avesse fatto gran Contestabile del Regno, e gli donasse Capoa con titolo di Principe, e nell'Apruzzo l'Aquila, ed alcuni altri luoghi, tra li quali era questa nostra Città. Fu già conchiuso il partito tra la Regina, Alfonso, e Braccio con tutte le condizioni, che sono dette, e se ne vennero alla difesa del Regno. Ed il primo di Giugno 1421 prese il possesso di questa Città in nome di Braccio Giacomo di Monaldi Perosino, che vi restò poi Capitano al governo di essa, e mentre stette sotto il dominio di esso Braccio, che furono tre anni, i suoi ufficiali si portarono di si fatta maniera, che non pur fecero accostare i Teramani alla Città, ma nò meno ardirono entrare nel territorio. Onde la Città cominciò a ripigliare la sua forma, trafichi, e negozii. Si mostrò anche la Regina a questo tempo amorevole della Città, essendo imposto un certo pagamento, che si chiamava della coronazione, del quale, sebben la Città era franca per sette anni degli altri pagamenti, non doveva esser di questo franca. Nondimeno avendo considerata la miseria di essa Città ordinò all'Esat tore, che non la dovesse molestare. Nel medesimo anno la nostra Università fé un racquisto, che se ora si possedesse, sarebbe la riputazione di essa.
   Bob. Che racquisto fu questo '(
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   Giul. Già vi iio detto, che nell' anno 1386 1' Università nostra comprò il Castello di Amano per indiviso con l'Università di Campii per prezzo di due mila, ed ottocento docati d'oro in oro, del quale pochi anni addietro, quando ìa Città si trovava nel colmo de travagli, ne fu di propria autorità sposseduta da un certo Giovanni di Novello di Sora Luogotenente del Conte di Carrara Governatore di questa Provincia per la Regina. Ed essendosi il detto Conte, e suo Luogotenente accostato col Re Luigi, e divenuto ribelle della Regina, il nostro Sindaco il di 5 di Maggio 1421 fé istanza al Reginal Capitano esser riposto in possesso di detto castello, ma sopragiun-

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