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di tale eie/,ione, e di passo in passo di ogni altro motivo. Giosia considerando, che il Ranerio era potente ostacolo contra lui, ricordandosi del parlamento, ch'ebbe con il Re Alfonso nell'anno 1449, e sapendo eh' egli era quello, che più di ogn' altro si opponeva all'intento suo, fe' stare all'ordine di nascosto alcuni uomini di mala vita non lontano dal fiume Vomano all'incontro di Cellino. I quali nell'arcivare del Ranerio gli furono sopra, ed avendolo crudelmente percosso di quaranta, e più ferite, l'uccisero, e gli tolsero il mulo, li privilegii, e li danari, che aveva seco, e spogliatolo nudo, portarono le insanguinate vesti a Giosia. I due colleghi si salvarono con la fuga e tornarono addietro, dando la nova di tutto il fatto. Al sentir di questo li cittadini si levarono a rumore, prendendo ciascuno l'armi, ma prima di ogni altra cosa ferono riportare nella città il corpo del Ranerio, e con solenni ufflcii , ed esequie seppellire. E senza perder momento di tempo fu posto un corpo di guardia nella piazza, furono ben serrate tutte le porte, fuorché due le più principali, che con buone guardie, furono similmente ben guardate ed alle muraglie della città furono poste le sentinelle di giorno , e di notte per sospicione di qualche novità, avendo dentro i nemici. Fu anco subito congregato nuovo parlamento, nel quale acciocché non fossero palese le determinazioni, che in esso si facevano , furono eletti dodici cittadini, dai quali unitamente con i signori del reggimento dipendessero tutte le cose necessarie per la manutenzione della libertà. Da quali dodici furono secretamente eletti il Sig. Giulio de Gostantinis Dottor di legge, Bartolomeo di Cola delti Porci, e Giacomo di Ioannuccio con pienissima libertà, e potestà di mandare ad esecuzione quanto al giudizio loro conosceano esser necessario per la città. Ebbero costoro felice, e prospero viaggio, e presentatisi avanti al Re, furono benignamente raccolti, ed ascoltati: e dopo aver prestato in nome della città il debito giuramento di fedeltà, e vassellaggio, ottennero tutte le grazie, che seppero domandare, concedute in un privilegio del vigésimo giorno di Giugno.
Rob. Dunque in men di diecisette giorni, che fu congregato il pubblico parlamento successe il caso del Ranerio, fu adunato il secondo, andarono gli Oratori in Napoli, ed ottennero le grazie.
Rob. In diecisette giorni si. Vi pare gran cosa ? La volontà ardente il più delle volte è cagione della celerità di tutti i negozii.