E non crediate, che io vi racconti favole, perchè quanto ho detto ed affermato per vero, ed appresso son per dire m' offro mostrare con antiche, e pubbliche scritture, e specialmente questo, che ora diciamo: perchè il giorno della morte di Alfonso, oltre che da molti istorici sia scritto, appare net Calendario della Catedrale, nel quale anco sta scritto per il filo il caso miserabile del Ranerio: li tre e-eletli per Oratori con 1' istruzioni, che portarono sta, inserito nel privilegio delle grazie ottenute spedite, come ho detto, il dì vigésimo di Giugno: il quale privilegio si conserva nell'archivio della città, che nelle occasioni potrete vedere (1).
Rob. Non accade far tanti complimenti con me, che vi credo senza testimoni. Ora ditemi quali furono le grazie, che gli Oratori ottennero dal Re.
Giul. Primieramente promette in perpetuo conservar la città nel regio demanio, poi conferma i privilegii del Re Alfonso, e di tutti gli antepassati Re, e Regine: concede all'Università, che possa fare statuti secondo i tempi, e bisogni di essa Università: proibisce, che i Capitani della città non siano Castellani, che i Castellani capitani: e molte altre cose, che lascio di dire. Or perchè i dodici e-letti, ed i signori del reggimento avevano imposto nelle istruzioni agli oratori, che quando avessero trovato la città esser conceduta ad alcuno in dominio, o vero che il Re ricusasse di confirmare il privilegio della demanial libertà, non avessero prestato il giuramento di fedeltà, e vassellaggio al Re, (di che si stava in gran sospetto) ed avendo ottenuto ciò, che seppero domandare, prima che fossero arrivati in Teramo, diedero avviso all' università di queste buone cose. Onde nel loro ritorno furono ricevuti con grande applauso, sonando ad allegrezza le campane di tutte le Chiese, ed uscendoli incontro fin al fiume Tordino i Signori del Reggimento , e più di duecento cittadini.
(1) Oggi molti di questi privilegi, che il Muziiva ricordando, non si trovano più nell' archivio cittadino. Bella loro esistenza ne sono una riprova l'Antinori ed il Palma che gli hanno visti e se ne sono serviti nelle loro istorie V. la Prefazione.