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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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   ltem, che tutti, e singuli privilegii, grafie, immanità, et ex-empioni concessi a li prefati Cipladini di Theramo, tanto per la felice recordatione olim del Rè Alfonzo, et simililer per V altra Maestà serenissima del Rè Ferdinando, el prefato Signor Viceré ex nunc le conferma, ratificarle, approdarle, et accepiarle, et simililer prometta, che la prefata Maestà del prefato Serenissimo Re Ferdinando le conferma. Placet. Datimi apud Civitalem Te-rami sub nostri minoris fide sigillo, ac cum subscriptione nostrae propriae manus die decimo octavo Novembre 1461 Mattheus ma-nu propria promittimus ut supra (1).
   Rob. Furono poi osservati questi capitoli ?
   Giul. Inviolabilmente, ma non m'interrompete. Riportati i capitoli sigillati, e sottoscritti dal Viceré il Magistrato subito tè schiavare la porta di S. Antonio (2) (giacché essi non avevano le chiavi) ed entrare dentro la Ci Ita, nell'apparire dell'alba i soldati del Vice-rè, ed i Teramani con grande strepito del correre dei cavalli, del suono delle trombe, e dal battere de tamburri, e dei soldati , che gridavano Aragona, dragona, Viva, Viva il Re Ferdinando. Di modo che a coloro, che furono coiti improviso, parea, che il mondo sobissasse; onde atterriti, e sonnacchiosi alcuni poneano le orecchie alle fìnestruole, altri cavavano alquanto il capo fuori dei tetti , e stavano attenti a vedere, ed udire questo inaspettato rumore. Ma i Mazzaclocchi, come udirono gridare il nome di Ferdinando, e d'Aragona, ebbero per certo quel ch'era in effetto. Onde Marco di Cappella in camicia si buttò fuori della Città dalle muraglie di Capo d'Aringo: altri chi scalzi, e chi mezzo vestiti uscivano dalle loro case, e per seccete strade si salvarono: chi ascosti dai parenti neutrali, altri nei secreti luoghi di S. Benedetto, ed altri di S. Domenico, anzi si dice, che alcuni stettero tre, o quattro giorni dentro le sepolture. Passato questo primo rumore, fu provisto di alloggiamento ai soldati: e per accrescere afflizione agli afflitti Mazzaclocchi ne furono mandati quindici, o venti per ciascuna delle loro ca-
   (1) É vano oggi cercare Voriginale di questi capitoli nei nostri Archivii.
   (2) Cioè la prima porta della città a mezzogiorno, come si è notato a p. 95.

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