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Rob. Non dispiacque al Re, che si bella fortezza fosse diroccata, e guasta ?
Giul. I cittadini, massimamente quei, che discendevano da quei tredici, che furono appiccati al colle di Cola Crollo 1' aveano tanto in odio, che non poteano vederne l'ombra, ed avendo con una supplica esposta al Re le cagioni di tal diroccazione fu approvato.
Rob. Che cosa di sostanza contenea la supplica ?
Giul. Ve la vó leggere di parola iti parola: uditela. Li cittadini della Cittā di Teramo fedelissimi l'assalti, et affezionatissimi servitori di V. M. avendo consideralo, che la Cittadella over Rocca di detta Citici per li tempi passati č slata occasione di distruzione, e dannifėcazione di essa cittā, e della sua soggiogctzione , e deviazione della demanial libertā, confisi nell'amore di V. M. anno rovinata della Cittadella over Rocca. Essa Maestā si degni detta ruinazione, e demolizione accettare, et demologare. E se essa cittā, et uomini d'essa, e suo contado, e distretto in specie, vel in genere per la ruinazione predelta fosse incorsa in alcuna pena, e delitto, e fiscale interesse, delta pena, delitto, et interesse, debbia annullare, et graliose rimettere a delta cittā, ed uomini predetti. Quinimo tutti, et singuli beni tolti dalla delta Rocca della detta cittā, et uomini predetti, etiamdio li beni, che si potessero avere dalla delta Rocca, et ruina di essa, quelli detta Maestā debba concedere a della cittā per fortificazione d'essa cittā. Attento maxime, che la detta Rocca fu conceduta per i capitoli del signor Matteo di Capua suo Viceré al tempo della riduzione di essa cittā alla fedeltā di V. M. Placet, Rec/giae Maestati, sottoscrisse il Re nella supplica.
e la peschiera derivava dalla Vezzola per l'acquidoito aperto pelle naumachie nell'arena dell'anfiteatro d'Interamnia. Giosia l'aveva restaurato.
Per alcuni registri angioini pubblicati dal Minieri-Riccio pare che l'Acquaviva abbia soltanto finiti i lavori del Castello incominciato verso l'anno 1410. V. Palma. Storia, ristampa, p. 171, ilota di F. S.