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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore

Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli, 1838, pagine 364

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a cura di Federico Adamoli

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   quella di Castel Gisono forse era d'inferior ordine: in vero disposto avendo Carlo I. d'Angiò con enciclica lettera data in Brindisi a' 12 Settembre 1284 che da ciascuna Università' tre Nuozii s'inviassero in Foggia, onde secolui-tenervi, nel giorno di S. Martino, general parlamento intorno ad interessi comuni, nel noveri) delle invitate Università ben e Guasta imone , ma non Castel Gisone (3i6). Duo inoltre che Normanni, Svevi* ed Angioini affidarono la conoscenza delle cause civili a' Bagli vi creati da'Re o da'Baroni; Giudici locali per le cause criminali (e fa d'uopo intendere per quelle gravi) non v'erano, menochè in Napoli ed in Pozzuoli, ove, a questa bisogna Carlo I. avea costituito un Capitano (317). Però fin da Roberto successore di Carlo IL, e per quanto ne conosciamo, fin dal i337 un Capitano a giustizia risedeva in Vasto (318).
   Le. politiche tempeste del regno sovente si scaricavano' sopra le terre impotenti per brevità di circuito e per isCar-sezza di popolo a ripararsene. All'uopo adunque di proteg-ger meglio e il regio vessillo e le proprietà degli abitanti t la Università di Vasto Aimone nel 1385 spedi Sindaco presso, la regia curia di Carlo III, da Durazzo a comperar la gra-. zia d'incorporarsi le Università de' limitrofi castelli. Il So^ vrano secondando le inchieste volle che il nuovo corpo politico ritenesse la sola denominazioqe di Università di Vasto Aimone (pag. i3); che capo e prjncipal membro della nuova, società si riguardasse Castello Aimone, al di cui demanio ri. manea Castel Gisone; che quello rispondesse a lui sulle comuni imposizioni; e che in fine ne' pesi , nelle onorificenza e ne'dritti gli uomini dell' uno e dell' altro castello si pa-, raggiassero. Perduta avremmo con T originai dispaccio la, pellegrina notizia se 1' antiveggenza del Mastrogiurato e d«' due Sindaci peì 1467 non l'avesse 1*0 consegnata p pubblico, atto solennizzato nell'anno del loro uffizio (i4)- Fervendo i contrasti de' due Capitoli , quello di S. Pietro vedeva in Castello Aimone il sito della sua chiesa e perciò la siipeiio-rità *ua ; glielo negava l'emulo capitolo t anzi proclamava apocrifo il reali placito (3ig) , il quale dall' arguzia* de' di lui sofismi sarebbe stato annichilita % se goduto non avesse l'appoggio di solidi documenti (62, 63, i44)*
   Nel i465 si riunì pubblico parlamento dentro il chiostro di S. Agostino, con che al. Mastrogiurato di quell'ani no, al Sindaco , agli Eletti e Deputati s' ingiunse iar redi-gere in pubblico istiumento l'amnistia concessa nel j44* da Alfonso di Aragona a quo' Vastesi, che il partilo di Re-di ,Angiò seguirono $20) « E correndo il dì 21 Luglio
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