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   ma di ducati 100. e la più fcarfa congrua Parrochiale ; e perciò fottratta ad ogni gravame di penfioue, o di altra ri-ferva de' frutti, che far fi poteva fu della medefima. Il Pontefice poi Pio V. nell'indicato anno 1567., affin di por termine alle querele de'Pallori primitivi, preferire, che l'onorario da fomminiftrarfi a ciafcun de' Vicarj Curati non for-palfalfe la fomma di ioo. feudi , nè foffe minore d' annui feudi 50/ ut non major centum ìnec minor quinquaginta feutorum annuorum fumma eis omnino affignetitr . E qui è da rifletterfi fui tempo, in cui venne alla luce si fatto fta-bilimento , cioè poco meno , che due fecoli , e mezzo addietro. E pure in tal tempo opinò il fommo Pontefice ef-fervi Paefi , ne' puali al foftentamento di un Vicario poteva elfer proporzionata 1' annua fomma di 50. feudi ; ed effer-vene parimenti altri, che richiedeva quella di annui feu-ti 100. Ora poi , che fi è cotanto alterata la ragion de' prezzai, con cui fi pagano i viveri ; alcerto men , che con 100. feudi non può foflenerfi un Vicario. Oltre a ciò è da prenderfi in confiderazione,che il Delegato, nell'aver propo-fta col fuo parere la fomma di due. 100. da corrifponderfi annualmente a ciafcun de'Curati, non folamente fi è appigliato alla minore quantità , fecondo la difpofizione del Concilio Trentino • ma eziandio non ha oltrepaffati i limiti definiti nella cennata Bolla di Pio V.: Perlochè il di lui parere non è da riputarli irragionevole ; vietnaggiormente perchè il Pontefice ha rimafta ad arbitrio del Giudice la fomma, che tramezza tra 50. e 100. feudi da ripartirla, o prenderla intiera, fecondo le circoftanze de'luoghi, del tempo , delle perfone , e delle Chiefe . Giova qui rapportare
   V auto-