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Zecche e monete degli Abruzzi nei bassi tempi.
Illustrate e descritte
Vincenzo Lazari
Arnaldo Forni Editore, 1858, pagine 117

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   del proprio nome i. Reduce in Abruzzo, perdette poco stante Monlorio, ritornala ai Camponeschi; e visse caldeggiatore della causa di Ladislao contro Lodovico II di Angiò fino al 1407, nel qual anno fu pugnalalo a Teramo dai Melatini. Antonio, figlio e successore di lui, secondo duca di questo nome, seguendo le stesse parti, cadde nel 1411 prigioniero di Lodovico alla battaglia di Roccasecca ; ma ridatagli dopo non molto la liberlà, condusse giorni pacifici fino al 1415, in cui morì senza prole, lasciando erede il fralello Pierbonifazio. Coslui, selle anni addietro, mentre Antonio stava a'servigii di Ladislao, si aveva, unila-men'ie all'altro fralello Giosia, presa aspra vendetta della morte del padre, avendo a Teramo falli arrostire e squartare i capi dei Mela lini ; nulla però sappiamo del suo breve governo di Airi, che nel 18, fornito il viver suo, trasmise nel figlio Andrea Malico IL
   Nei primi anni di questo duca, le due fazioni degli Anlonelli e dei Melalini desolarono Teramo, dove sembra ch'egli, tutla-via fanciullo, ninna autorità valesse ad esercitare. Giovanna II, il 1421, donò questa città a Braccio da Montone, dopo la di cui morie ne venne in possesso Giosia Acquaviva, acquistandola dalla madre e tulrice del nipote suo, spalleggiato dai Melalini e consenzienle la regina. Andrea Malico nel 58 era fra'baroni che tenevano da Renalo di Angiò contro Alfonso di Aragona, e l'anno medesimo, addì 5 agosto, stipulava un trallalo di allean-xa con Francesco Sforza, che nel 59 gli diede la propria figlia Isolea in isposa. Renato dovè soccombere nella lolla; né Alfonso lasciò di punire i baroni che aveano alzate le bandiere nemi-chc, spossessando anche Andrea Malico d'ogni slato, siccome ribelle e fellone, e investendo del feudo nobile di Atri, quasi de novo feudo, lo zio Giosia con diploma del dì 22 luglio 1446, jiirìbus jurisdictìonibus meroque et mixlo imperio ac gladii omnimodn pò testa te 2.
   1 De Minicis, Numismatica ascolana, Fermo -1853, p. 14. fav. I. n. •2 R. Archivio di Napoli. Reperì. Prov^Aprut. di. el vlt.
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