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Zecche e monete degli Abruzzi nei bassi tempi.
Illustrate e descritte
Vincenzo Lazari
Arnaldo Forni Editore, 1858, pagine 117

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   V. C H I E T I.
   L antica Teate dei Marrucini, variamente appellata nei tempi moderni Tele, Civita di Chieli e Chieti, posta nel citeriore Abruzzo, nelle guerre che, combattute fra gli angioini e i durazzeschi, desolarono il regno in sul declinare del secolo decimoquarlo, serbò illibata la fede, dapprima a re Carlo di Durazzo, poscia a re Ladislao, in cui favore il 29 agosto 1391 stringeva alleanza con comuni e baroni, ad conservationem colligatorum et exterminium hostium et rebellium l. Assunta al trono Giovanna II, nuova lega stipulavasi in Chieti per mantenere la obbedienza alla regina, il 12 agosto 14142. Avvenuta in appresso la nuova divisione del regno nel 1443, per ordine di Alfonso I d'Aragona, ebbe Chieti privilegii e favori, e fu dichiarala metropoli degli Abruzzi e residenza del viceré, onde salì in grande splendore, a detrimento delle città che avevano pai-loggiato per i debellati angioini. Pervenuta ivi poi nel 58 la nolizia della morte del re, non tardò la università a felicitarne il successore Ferdinando I ; e scoppiata l'anno dopo la prima congiura dei baroni che conturbò il governo di quel monarca, i chietini riunitisi ad altre genti di Abruzzo, ed eccitali dal re medesimo, dal pontefice Pio II e dal duca di Milano Francesco Sforza, gravi travagli tollerarono per conservarsi li-gii al loro principe. Del che, domala la ribellione, pensò Ferdi-
   1 Ravizza, Collezione dì diplomi ce.. T. I, p. 121».
   2 Ravizza, o. e., 1,125.

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