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Zecche e monete degli Abruzzi nei bassi tempi.
Illustrate e descritte
Vincenzo Lazari
Arnaldo Forni Editore, 1858, pagine 117

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   vasore ancor prima dell' abdicazione di Alfonso li, nel gennajo 1495 '; e mandati poi suoi ambasciatori ad assistere alla solenne incoronazione di Carlo, ed a prestargli omaggio di fedeltà, ne otteneva in ricambio a'18 maggio di quell'anno una litania di capitoli di grazie e di privilegi!, tra' quali quello pure com-prendeasi dell'antico onor della zecca, così suonando il tenore del XIX: Che in Solmona si possa battere la zecca in perpetuo, come si batte nell'Aquila, giacché il re Raniero e il duca Giovanni d'Antegavia concederono ad essa città simil grazia. Carlo Vili rispose : Placet regiae majestati quod in dieta sicla cudatur moneta argentea ejusdem ligae et ponderis qucm-admodum cuditur in sicla neapolilana 2.
   La università ne profittò, dando tosto mano alla slampa dei nuovi carlini, serbata nel titolo dell'argento la bontà prescritta dalle anteriori provisioni de' principi, e nel peso il consueto dei ferranlini. Ho tratto dal Fusco il disegno di questa rarissi-ma moneta, che do al numero 48 :
   D. 4- KROLVS : D : G : R : FRANCORV : SI : I. Arme incoronata di Francia, nell'area a'lati dello scudo le lettere K e L, soli' esso in carlello ellillico SMPE .
   R. 4- XPS : VIN : XPS : REG : XPS : IMPA : Croce ricrociala e gigliata, chiusa da quattro semicerchii3.
   Se scarsa quantità di monete d' argento emise la zecca di Sulmona durante la occupazione delle armi di Carlo Vili, ci si mostra, per la copia dei tipi, singolarmente attiva nella slampa del rame. E valga il vero, non meno di sci varietà precipue di cavalli sono a notarsi, falleci la maggior parie conoscere dal dolio Fusco; le quali lulte ci porgono dal lalo nobile i Ire fiordalisi nel campo, non chiusi entro lo scudo, ma sciolti e sormontali dalla corona, e sotlo ad essi il cartello colle sigle SMPE. Vedansi nelle (avole quinta e sosta i numeri 49, 50, 51, 5:2. 55 e 54.
   1 G. V. Fusco. Monete di Carli, Vili, p. 152, doc. n. VII.
   a Di Pietro, n. e., p. 2S7.
   :! (1. V. Fuse», a. i'., lav. HI. n. 1. (ìartÌM1. I. e., lav. IV. n 7

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